1. Quel giorno


    Data: 20/06/2019, Categorie: Etero Autore: scrittore

    Quel giorno che ti ho visto e non ti ho più lasciato in pace, dovevo averti perchè mi ribolliva il sangue il solo pensarti e da allora ho lavorato solo per uno scopo ovvero spogliarti.
    
    Subito mi sono fatto vedere e subito ho voluto che capissi che dovevi essere mia, una volta almeno perchè troppa la voglia che avevo di amarti incessante e troppo il desiderio di non lasciarti scappare via.
    
    Eppure il tuo scambio di sguardo , dentro quello sporco e affollato supermercato, diceva troppe cose tutte insieme e sapevo che non ero il solo che cercava sesso, eravamo entrambi.
    
    Ho il doppio della tua età e le tue stesse voglie ma vicini come siamo stati, sembravamo gemelli, la mia prestanza incedibile e incredibile e i tuoi umori costanti e bollenti.
    
    Che ridere l'attimo che ti ho visto e ho subito detto a me stesso che saresti stata una scopata esemplare e che fregola nel sentire il cazzo che cresceva solo al pensiero di come ci saremmo avvolti nell'amore.
    
    Ti vedevo che ti giravi sopra e sotto e che cercavi solo il mio sesso dentro per non smettere di godere.
    
    Oggi finalmente ho smesso di immaginare; è stato semplice, è bastato dirti che stamane avevo una possibilità di stare solo e tu subito mi hai risposto che la solitudine non è compagna e che per amarsi bisogna essere in due.
    
    Il letto che mi accompagna tutte le notti, stamattina ha abbracciato anche te e spogliarti con calma mentre sentivo il tuo respiro farsi affannoso, è stato magnifico.
    
    Sentire i brividi ...
    ... che ti percorrevano quando le mie mani toccavano la pelle tua calda e i gemiti, appena con le dita ho sfiorato il tuo sesso aperto e pronto, hanno accresciuto la mia fobia di averti che l'erezione è andata oltre ogni più rosea aspettativa e sentire l'asta lamentarsi perchè voleva sfogarsi è stata la reazione che meritavi, con il tuo corpo fresco e sodo e la tua pelle con i brividi freddi e continui.
    
    Ho leccato tra le tue cosce i sapori e i profumi inebrianti e non stavi ferma, ti dimenavi con i fianchi e mi tenevi la testa ferma perchè non scappassi ma non era mia intenzione scappare, tutt'altro, bevevo alla tua fonte gli umori salati e appiccicosi e intanto tu ridevi dopo aver goduto dell'esplosione dei sensi.
    
    Non ho voluto che mi baciassi subito per contraccambiare, ho desiderato entrarti dentro e penetrarti a fondo e sentire le tue urla mentre entravo in te è stato esaltante; ho spinto a fondo e a lungo, senza pause ne soste e non mi fermavo più, come se nuove energie e forze nascessero per soddisfarmi e soddisfarti.
    
    Ti ho rigirato e messo sopra e li ho afferrato i seni sodi e i capezzoli fuori e ho stretto, delicato, mentre tu ti calavi sul mio cazzo teso e rosso e lo avviluppavi con il caldo della carne; ti sei mossa e io guardavo e ho atteso che fossi stanca per afferrare il tuo capo e portarlo ala mia bocca e poi spingere dentro con forza e decisione e sentire i lamenti del tuo piacere arrivare e liberarsi mentre urlavi sul mio orecchio i tuoi orgasmi.
    
    Non mi ...
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