Tutta colpa dell'autostop
Data: 21/06/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Sesso di Gruppo
Dominazione / BDSM
Autore: marcolino62
Era un torrido sabato estivo di una ventina di anni fa, non avevo ancora vent�anni e mi trovavo in un area di servizio sull�Aurelia alle porte di Roma.Avevo deciso di andare a trovare per un paio di giorni la mia ragazza di allora che si trovava a Castiglioncello per le vacanze; trovandomi come al solito con pochissimi soldi in tasca, mi ero fatto accompagnare all�area di servizio da un amico per proseguire poi in autostop.Dopo aver ricevuto un paio di cortesi quanto fermi rifiuti, puntai l�attenzione su due signori alti e ben vestiti che dovevano avere una quarantina d�anni: mentre entravano al bar mi parve di capire dai loro discorsi che erano diretti a Livorno e così aspettai che uscissero per domandargli un passaggio.�Buongiorno, sono diretto a Castiglioncello e sto cercando un passaggio in auto�, li incalzai all�uscita del bar; i due si guardarono un istante e quello che poi scoprii chiamarsi Marco mi rispose con un largo sorriso: �ok, vieni con noi, stiamo andando a Livorno, almeno ci si fa un po� di compagnia�, l�altro ridacchiò un po� ma in quel momento non ci feci troppa attenzione.Arrivati alla macchina, mi accomodai dietro e, appena partiti cominciammo le presentazioni: al volante c�era Marco, un tipo alto e moro e piuttosto massiccio che, se non fosse per l�abbigliamento piuttosto elegante (camicia e pantaloni di lino chiari), potrebbe essere stato un boscaiolo o un giocatore di pallanuoto.L�altro si chiamava Alessio, era anche lui alto, ma biondo e magro e ...
... anche lui era vestito in modo piuttosto formale, almeno questa era la mia impressione visto che all�epoca ero piuttosto hippy e, oltre agli immancabili sandali di cuoio, portavo dei pantaloncini sdruciti e una camicia indiana la cui ampia apertura sul torace lasciava in evidenza una serie di collanine colorate.�Allora Mattia, che ci vai a fare a Castiglioncello che tu sei già nero come un tizzone?� mi chiese Marco. Effettivamente, eravamo già in estate inoltrata e la mia frequentazione del �buco� di Ostia era piuttosto assidua fin dai primi di aprile.Per chi non lo conoscesse, il �buco� (o più formalmente, Capocotta) è una spiaggia nudista all�interno di una estesa zona di macchia mediterranea a sud di Ostia all�epoca molto in voga tra noi �frikkettoni�, oltre che, come scoprii in seguito molto frequentata da gay soprattutto nei boschetti interni dietro le vaste dune.�Sto andando a trovare la mia ragazza� risposi io timidamente. �Ah, tira più un pelo di fica che il bue l�aratro!� sghignazzò Alessio girandosi verso di me e dandomi una pacca sulla gamba.Non conoscevo quel detto, ma lo trovai abbastanza buffo anche se ero un po� in imbarazzo.�E così, �sta ragazza ti ha lasciato solo a Roma a spararti una marea di seghe e ora tu la raggiungi per rifarti un po�, giusto?� incalzò Marco. � Ma va là, ti pare che un bel ragazzo così resta in bianco, sicuramente ne ha trovate altre dieci di amichette disposte a fargli sfogare un po� di testosterone!�, sghignazzò Alessio guardandomi ...