1. Ragazze in spiaggia


    Data: 22/06/2019, Categorie: Lesbo Autore: xNicolex

    Solo due giorni dopo il giro fatto alla Baia insieme a tutti gli altri, con Michaela decidiamo di ritornarci, ma questa volta senza nessuno che ci segua, prendiamo un trenino locale che in pochi minuti ci porta nel cuore del paese che la scorsa volta avevamo semplicemente intravisto attraverso gli spuntoni di roccia sui quali ci eravamo arrampicati.“Spero che non ci veda nessuno, sai l'altra volta...” dissi mentre scendevo dal trenino subito dopo lamia amica che prontamente mi interruppe prima che io finissi la mia frase; “Non ti preoccupare!” infatti, replicò “a quest'ora sono non c'è nessun pericolo, qui ognuno sta per i fatti suoi e poi dei nostri nessuno sa dove siamo.”È giovedì pomeriggio e cercavamo un posticino tranquillo per studiare qualcosa in vista del rientro dopo le vacanze estive, non che l'estate stesse finendo ma non volevamo ridurci all'ultimo secondo come ogni anno... uscimmo dalla stazione dirette verso la spiaggia che sentimmo due voci femminili chiamare “Mickyyyyyy!!!” mi girai di scatto mentre la mia amica era tranquilla e si girò con più calma, due tipe a dir poco schizzate stavano correndo verso di noi emettendo degli strilletti idioti verso quella che sembrava la loro compagna di scuola “ma daiiiiii, ciaoooooo, siiiiiiiii” e si abbracciavano entrambe su Michaela che con non poca affettuosità acconsentiva all'abbraccio ma mantenendosi più composta “ragazze, ma che cazzo gridate?” disse subito Micky azzittendole subito “vi ho invitate per studiare non ...
    ... per fare casino” e loro abbassando lo sguardo non proferirono nulla se non uno “scusa!” simultaneo.Non credevo ai miei occhi, Michaela riusciva a dominarle con estrema facilità, poi mi sorrise e disse “proseguiamo?” e facendole un occhiolino riprendemmo il cammino con le due al seguito; “Ma chi sono?” chiesi sottovoce alla mia amica e lei “compagne di scuola rompipalle ma con un grande fisico!” quando mi disse così non capivo che cosa avesse in mente ma iniziavo ad intuire che forse non eravamo li per studiare.La nostra fortuna era che la giornata era abbastanza soleggiata e arrivate intorno alle 14 la spiaggia era praticamente deserta, camminando Michaela mi presentò alle altre, parlammo del più e del meno, comprammo qualcosa da mangiare ma la nostra idea era di stendere i nostri teli da mare quanto prima.La stazione ferroviaria è situata sulla parte superiore di una collina che conduce verso il basso dove, praticamente diritta di fronte a noi, c'è la spiaggia che possiamo vedere mentre camminiamo giù, il mare poi, era uno spettacolo molto invitante; in più il suono dei gabbiani, l'odore dell'acqua salata, insomma tutto ciò che usualmente si percepisce avvicinandosi ad una spiaggia.Appena arriviamo sembra come se tutta Italia avesse avuto la nostra stessa idea con mio sommo piacere “caspita Micky, non avevi detto che non ci sarebbe stato nessuno?” e Michaela sorridendo “Era l'unico modo per farti venire” e sorridente iniziò a farsi largo tra la gente cercando un posticino per ...
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