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Con uno dei miei primi amori
Data: 23/06/2019, Categorie: Etero Autore: 1948
Approfittavo sempre dei momenti in cui eravamo da soli per mostrarmi nuda e per farmi sfiorare anche se ero solo una ragazzina e non mi piacevano queste situazioni. Per me è non è stato un trauma ma nonostante tutto crescendo non è stato facile aprirmi con i ragazzi.Di ragazzi che mi venivano dietro ne avevo ma non mi passava assolutamente per la mente di avvicinarmi a loro fino a quando compii 18 anni. A quell’età finalmente m'innamorai sul serio e riuscii piano piano a fidarmi del mio ragazzo. Non credevo che sarei stata io a prendere l'iniziativa, e invece dopo 5 mesi che stavamo insieme la confidenza fu tale che ebbi il coraggio di essere io a chiedere a lui di mettersi con me.Dopo pochi mesi lui mi conosceva bene e sapeva come farmi capire le sue intenzioni senza nemmeno dover pronunciare una parola. La stessa cosa accadde anche per me e già quando mi vedeva uscire dal portone di casa capivo che lui quella sera aveva intenzione di farmi perdere la testa. Mi piaceva essere bella ed una sera indossai una camicetta bianca, che mi aveva regalato per il mio compleanno, senza indossare sotto di esse il reggiseno. Nel vedermi disse “E’ semitrasparente e ti ho detto mille volte che intravedere i tuoi capezzoli sotto il tessuto mi eccita da morire”Lo avevo fatto apposta sapendo che il regalo era da usarsi per gli appuntamenti intimi con lui.La mini che indossavo metteva in mostra le mie splendide gambe slanciate dal tacco alto che portavo con una femminilità che lui ...
... adorava.Completò la prima frase dicendo “Non so cos'hai sotto la mini, ma so che non durerà a lungo! Mi fai impazzire quando fai così!”E queste parole non ebbero seguito se non solo sguardi densi di significato.Salii sulla sua moto e lui finse di non essere rimasto colpito dal mio abbigliamento, ma dall'espressione del suo viso fu evidente la soddisfazione.Al primo semaforo “Vorrei accarezzarti, ma stasera voglio farti desiderare ciò che non vedi l'ora di avere”Alla ripartenza si diresse verso il mare.“perché siamo qui?”“Stasera voglio scoparti sulla spiaggia”Era primavera, temperatura mite e poche persone sul lungomare. La luna ci accompagnava nella passeggiata. Non mi ho ancora sfiorata ma il mio desiderio è molto forte e dai movimenti so che lo è anche per lui. Un pedalò in riva al mare è un’ottima scusa per fare una sosta e tenendoci per mano ci dirigiamo verso la seduta del mezzo. Lui si siede e mi fa sedere su di lui.Lo abbraccio e lo bacio sulle labbra ma non resisto più ed passo a baciargli il collo. La mia lingua gioca con il suo orecchio, mordicchio il lobo, le mie mani accarezzano la sua schiena, cerco la sua lingua ela stuzzico con la mia. Lo voglio con tutta me stessa. Sbottono un paio di bottoni della camicetta, fermo le sue mani, è infilo in bocca solo il medio che, dopo averlo succhiato per bene, porto sul capezzolo. Lui attratto da ciò che gli mostro non si fai ripetere l’’invito e me lo tocca; è durissimo e lo stringe forte fra le dita."Ti dispiace se guido io?" gli ...