LA EDUCAZIONE DI UNA GIOVANE...
Data: 22/10/2017,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Lesbo
Dominazione / BDSM
Autore: chiodino, Fonte: RaccontiMilu
Mamma cerca di tiranneggiare zia Valeria, sua sorella, minore di tre anni che ha vissuto fino al l' inizio del' anno scolastico con noi assieme a Giuliana, sua figlia.Vado d'accordo con tutti perché non mi rompono i coglioni, mi lasciano nel mio brodo e faccio i cazzi miei. A scuola vado più che bene, come mia cugina d'altronde. Carina almeno e formosetta. Dura come un sasso quando le gira. Non siamo pappa e ciccia ma andiamo d'accordo, ci rispettiamo a vicenda.Ogni tanto le faccio da cavaliere in qualche uscita. Sono alto per la mia età e faccio sport. Pallavolo e pallacanestro. Non devo dire però, almeno in certi casi, che è mia cugina... Vivevamo tutti e quattro insieme fino a poco fa, adesso è maggiorenne, la zia per lavoro è spesso assente, come mamma d'altronde, e Giuli è andata a vivere in un appartamentino ereditato dal padre assieme a qualche soldo. Ci vediamo a scuola tutti i giorni comunque anche se siamo in due sezioni diverse.Penso sia stata la ultima estate che passiamo insieme ha detto appena tornati a Milano. Mia mamma e la tua non si sopportano più. Poi passando di palo in frasca. E tu questa estate ti sei fatto la cameriera del mio albergo, Sandra. Quando hai cominciato a scopare?Sono fatti miei, non credi? Che c'è di male a chiedertelo? Poi, dopo una bella risata. Hai mai scopata una schiava? Non dire cazzate! Quella roba esiste solo su internet.Nonostante sia in una sezione diversa se pure dello stesso liceo, qualche volta viene a studiare a casa mia, sola ...
... o con una compagna.Cri, Cri, Cri. Le piace dirlo. Alle medie, una volta, facendo quel verso, mi ha passato l' unghia sul cazzo ovviamente sopra i pantaloni nonostante ci fosse con noi sua madre...era la prima volta...ancora adesso ricordo la vampata al viso ma sopratutto la reazione del pisello...era la prima volta che commetteva una pazzia del genere e non lo ha fatto mai più. Fino a questo momento almeno e la mia reazione è la stessa: paonazzo in viso e duro come un bastone tra le gambe. Anche questa volta non siamo soli, c'è una sua compagna di classe, Ines.Dico che vado in cucina e vado invece in bagno. Lo ho troppo duro per orinare e la tentazione di farmi una sega è notevole ma resisto, più difficile ancora è rimettermelo nei pantaloni cercando di nasconderne lo stato.Torno, cammino lentamente, temo che il mio rossore non sia sfuggito a Ines, dal corridoio ascolto, silenzio, dalla porta vedo mia cugina che abbraccia Ines, sta anzi baciandola e non si stacca neppure quando mi sfugge di mano la porta e sbatte. Solo allora si scosta sorridendole. E' impossibile ora non notare sulla guancia di Ines il segno di uno schiaffo...Dobbiamo finire, ragazze...e per quella sera non è successo altro ma fatico a prendere sonno. Mi piace Ines, la avevo già notata a scuola. Magrolina ma nei punti giusti ha quel che serve...occhi da cerbiatta...ciglia lunghe un chilometro...Non la sogno ma penso a lei appena sveglio, quella mattina e poi spesso, molto spesso...Per giorni non ne parliamo ...