In treno
Data: 01/07/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: mariamario58
... un ragazzo della tua età non ho avuto difficoltà a esaudire il suo desiderio di prenderlo in bocca. A quelle parole salì l'eccitazione ed all'ennesimo posizionamente del mio pisello nei pantaloni. Sei eccitato? Mi chiese. Beh � farfugliai � chi non lo sarebbe con questi racconti? - e terminai con un �anche tu?�. Si alzò per chiudere le tendine e venne a posizionarsi davanti al mio viso, sbottonò i jeans e ne uscì un cazzo enorme: lo vuoi? Mi disse. Restai immobile, vecchi ricordi riaffiorarono alla mente: SI. Mi prese per la mano e mi trascino nel bagno. Ancora imbambolato restai fermo, mi sbottonò i pantaloni, che si calarono ai miei piedi, lasciai scivolare anche gli slip ma non presi nessuna iniziativa. Lo prese nella mano e comincio a masturbarmi, mi rasserenai, e lasciai a lui l'iniziativa. L'invito ad abbassarmi, una mano sul capo premeva verso il basso, mi ritrovai sulle labbra una cappella rossa, un cazzo contornato da peli rossicci che emanavano un gradevole odore di talco e uomo. Aprii le labbra e ne ingoiai una piccola parte, succhiando. Le sue mani sulla nuca impedivano qualsiasi mio movimento ma non il suo che iniziò a scoparmi nella bocca con un ritmo lento per un paio di minuti fino a quando mi tirò su e mi rigirò, punto la ...
... sua cappella sul buchino vergine e spinse. Non entrò, credo si sia fatto anche male. Si ritrasse ed umettà un dito, lo passò sul buchetto e riprovò la penetrazione. Altra spinta, questa volta a buon fine. Ma .. ma è la prima volta? Disse con l'asta a metà fuori. Si � risposi. Avevo all'attivo solo alcuni giochi giovanili. Rise e lo tolse dal buco. Ascolta � disse � ora bagnalo bene con tanta saliva. Lo ricevetti nuovamente nela bocca ed insalivai, mi fece rialzare ed iniziò un lavoro di dita nel culo fino a quando rimise la cappella poggiata sullo sfintere ed iniziò con dei piccoli colpi a penetrarmi fermandosi ad ogni centimetro conquistato. Non appena tutto dentro si fermò, mi strinse forte e roteava il bacino. Avevo delle fitte lancinanti ma il piacere ebbe il sopravvento. Con una mano iniziò una lenta masturbazione sul mio pene, simultaneamente alle sue spinte di bacino. Andò avanti per un paio di minuti finchè accellerò le spinte in contemporanea la masturbazione. Venni non appena un caldo fiotto riempì le mie viscere, restò dentro ancora un po' e poi lentamente lo tolse si schiacquò con la poca acqua del rubinetto ed uscì. Io restai un po' sulla tazza e nel ripulirmi notai del sangue sulla carta igienica. Finalmente avevo provato un uomo.