1. Spaccami il culo


    Data: 03/07/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Pompadur, Fonte: EroticiRacconti

    Il mio nome è Claudio e spesso ricordo con gran piacere la prima volta che mi sfondarono il culo. Avevo quasi 20 anni e una gran voglia di cazzo. La mia omosessualità la nascondevo con grande sofferenza, i miei genitori sono di origini meridionali e mai avrebbero accettato che il loro adorato figlio fosse gay... un culattone!!! Mio padre si era trasferito al nord con mia madre subito dopo il mio concepimento ed era pian piano diventato un piccolo industriale che godeva di grande rispetto . Avevamo una lussuosa villa e per comodità avevamo 2 uomini nigeriani che si occupavano della manutenzione dell'intera struttura. Afeef e Hassan erano 2 maschi di colore di circa 35 anni dal fisico marmoreo e nero come la pece. Entrambi lavoravano duro tutto il giorno e mi eccitavo a vedere le loro canottiere sudate che lasciavano ben in vista i muscoli scolpiti. Probabilmente loro avevano capito la mia diversità ma mai avevano osato molestarmi. Quel giorno di luglio in me era all'apice il desidero di un bel cazzo in culo! Ero ancora vergine e il mio buchetto ancora nessuno l'aveva mai profanato. I miei erano assenti così chiamai i 2 maschioni con la scusa di sistemare la mia caotica camera. Si presentarono al mio cospetto e si misero all'opera. Mentre sistemavano il disordine che regnava nella mia stanza, con il pretesto di cordinare le loro azioni mi strusciavo col culo contro i loro cazzi. Il risultato fu immediato, vedevo ingrossare le minchie tenute a stento dai loro jeans. In me si era ...
    ... scatenata la troia che cercavo di reprimere!!! Mi misi alla pecorina a sistemare un cassetto posto in basso del mio armadio e con grande senso di mignottona che mi pervadeva feci scivolare un po' i miei pantaloni fino a mostrare il mio bianco e delicato culetto. I 2 si misero a farfugliare nella loro lingua mentre più puttana che mai facevo scivolare ancora di più le mie braghe. A quel punto senti la mano di uno di loro nel mio sederino voglioso, mi girai di scatto e li rimproverari vigorosamente, loro stavano in silenzio ma gli occhi carichi di desiderio non lasciavano dubbio sui loro propositi. Mi rimisi a 90 gradi mentre facevo finta di rovistare il cassetto. Aleggiava in me il desiderio di essere stuprato!!! A quel punto Hassan, che era il più bello, mi prese per i fianchi e mi trascinó verso il suo cazzo ma io mi dimenai come una puttana e cominciai a gridare di essere lasciato ma i nigeriani stavolta erano inferociti. Entrambi con violenza cercavano di strapparmi i pantaloni, la mia resistenza era ipocrita e flebile... Volevo i loro cazzi!!! Quindi per gli africani sfilarmi gli indumenti non fu propio un impresa. Rimasi nudo e le loro mani cinsero le mie braccia, con forza mi misero a pecorina nel morbido bracciolo del mio grande divano. A quel punto l'inequivocabile rumore delle cerniere lampo dei loro calzoni mi fece battere forte il cuore! Era arrivato il momento!!! Mentre Afeef mi teneva fermo Hassan mi allargo le chiappe per individuare il mio buchetto... Aveva un ...
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