1. Un mese di riposo 14


    Data: 06/07/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: aloale, Fonte: RaccontiMilu

    ... più del fist di poco prima. Alberto gli accarezzava l'ano con le dita e pompava aria, dava una decina di pompate e poi smetteva per qualche istante. Matteo gemeva sommessamente ma per il momento la situazione non era ancora sfuggita di mano. Alberto gli strinse i testicoli energicamente causandogli molto dolore ma provocando uno scatto del suo cazzo. Unse una bacchetta metallica e la inserì nell'uretra palpandogli il cazzo mentre lentamente la faceva arrivare alla base del cazzo. Una sensazione mai provata per Matteo: fastidio più che dolore ma iniziò a sentire bruciare quando Alberto la mosse dentro e fuori in una sorta di fist al suo cazzo. Legato, con un plug enorme in culo ed il cazzo martoriato: era una nuova esperienza molto forte per Matteo. Gli lasciò la bacchetta dentro al cazzo e ricominciò a pompare aria nel plug. I muscoli anali erano tesi allo stremo e Matteo ebbe davvero paura che stavolta non avrebbe sopportato questa dilatazione. Alberto osservava solo in so culo, non lo aveva più guardato in faccia mentre era intento a cercare di inserire un dito oltre al plug, forse per saggiare le residue possibilità di dilatazione. Ancora aria e poi fermo, ancora aria e poi fermo..... un istante prima che la sua paura si trasformasse in panico Alberto iniziò a sgonfiarlo, e lo tolse completamente osservando compiaciuto il buco restare aperto. Poi lo inserì di nuovo e ricominciò a pompare aria per gonfiarlo velocemente contando i getti d'aria che faceva entrare e quando ...
    ... raggiunse il numero precedente guardò Matteo e gli disse “Proviamo a fare entrare ancora un po', ok?” ma ovviamente non attese la risposta di Matteo che comunque con il bavaglio non gli avrebbe potuto dare. Quindi lo gonfiò ancora un poco e poi fece uscire tutta l'aria e poi di nuovo gonfiò aumentando ogni volta il numero dei getti d'aria. Ripeté questa operazione una decina di volte e quando lo estrasse l'ultima volta il culo di Matteo restava incredibilmente aperto. Gli tolse anche la bacchetta di metallo dal cazzo di colpo facendolo sussultare. Si posizionò nuovamente tra le sua gambe ed inserì la mano dentro di lui con il palmo rivolto verso l'alto ed iniziò ad aprire e chiudere il pugno con un movimento lento e cercando di stimolare la prostata con ognuna delle dita sia mentre chiudeva il pugno sia mentre lo riapriva. Matteo stava godendo. Tanto. Il suo cazzo mezzo duro incominciò a colare precum e poi sborra mentre Alberto continuava la stimolazione che proseguì per almeno trenta minuti lasciando Matteo esausto. Di tanto in tanto estraeva completamente la mano per osservare il buco restarsene aperto da solo e pulsante e subito reinseriva la mano. Ritornò Piero che osservò il lavoro fatto da Alberto complimentandosi per come gli aveva ridotto il culo. “Hai fatto un buon lavoro, bravo, adesso ti faccio vedere la mia tecnica, per sfondare per bene una troia come questa.” Gli infilò la mano in culo ed iniziò a spingere il braccio in profondità, sempre più in profondità ...