1. Trasferito per fare maggiori esperienze...e ne feci proprio tante! 2


    Data: 06/07/2019, Categorie: Etero Autore: Franco 018

    ... volle sentirsi messa a parte e mi sussurrò all'orecchio che ambedue erano ancora vergini ai culetti. Dopo essermi preso una brevissima pausa, mi alzai dal letto per prendere un tubetto di gel che avrebbe notevolmente aiutato a rendere più penetrabili quei due forellini coperti da una folta peluria che io scostai col gel e resi gli ingressi più accessibili, anche con l'infilarci due dita per uno. Rimasi qualche secondo immobile, poi chiesi chi di loro voleva essere servita per prima e Mrika mi disse di procedere nell'ordine di prima: la prima sarebbe stata lei anche nella deflorazione anale, poi sarebbe toccato a Katia. Feci sdraiare Marika a pancia sopra e le piegai le gambe tanto da fare mettere in evidenza il forellino da trapassare. Mi unsi dalla cappella alle palle il cazzo col gel e accostai il glande all'ano, penetrandola lentamente e lessi subito la smorfia di dolore nel suo viso. Spinsi dentro fino in fondo poi tornai indietro, sempre lentamente, riinfilandolo interamente dopo iniziai un movimento regolare: avanti e indietro, aumentando la velocità e lì notai che Marika aveva abbandonato la tensione del dolore fisico ed iniziava a provarne piacere, la pompai con più intensità e le contrazioni che percepivo nella mia asta, mi portarono all'orgasmo e notai pure che anche lei stava godendo ed il dolore era già un lontano ricordo. Le leccai il buchino perchè aumentasse in lei il godimento e mi arrivò in faccia uno spruzzo di umori vaginali che mi resero soddisfatto del ...
    ... lavoro eseguito in lei. Katia mi disse di prendermi una pausa poi avrei dovuto pensare anche al suo culetto. Baciai in bocca Maruska poi anche Katia. Quando sentii che il mio fedele amico cazzo stava rinvigorendosi, feci mettere Katia in posizione supina a pancia sopra e le allargai le cosce per evidenziare la posizione del suo ano, le lubrificai dentro e fuori il forellino, poi toccò al mio cazzo che si rese scivoloso e pronto ad affondarsi nel suo dolce piccolo ano Anche lei la possedetti con delicatezza all'inizio per poi passare ad un ritmo accelerato che la fece soffrire poco e poi godere molto. Con Katia sborrammo all'unisono e, quando estrassi il cazzo dal suo culetto, mi chinai su di lei e la baciai in bocca, Poi passaia lenire le ferite leccandole l'ano e notai in lei delle goccioline di sangue. Non le dissi nulla per non spaventarla, rientrava anche quello nella normalità. Maruska era già a lavarsi sotto la doccia ed io e katia ingannammo l'attesa del nostro turno lasciandosi trasportare da un sessantanove che finì con un altro fiume di sborra per entrambi Ricompostici tutti e tre, le riaccompagnai al paese dove abitavano e me ne tornai all'Abbazia a riposarmi. Mi misi un attimo a pensare a quanto era accaduto e, dopo varie considerazioni mi dissi che dovevo sentirmi a posto con la coscienza perchè in fondo loro erano già maggiorenni e consapevoli di quanto era accaduto. Stavo per addormentarmi quando sento bussare alla porta: era Concetta che voleva sdebitarsi con le ...