1. Una sera al drive in


    Data: 10/07/2019, Categorie: Trans Autore: loredanaporcella, Fonte: Annunci69

    Racconto di fantasia, segue “un amore intenso”
    
    La storia con Claudia aveva preso piede e, pur continuando a vivere insieme a mia sorella Giulia, ci vedevamo spessissimo, ma soltanto di sera, quando potevo dare sfogo alla mia femminilità. Vivevo la mia condizione in modo sempre più spigliato, ma ancora non ero pronta per un coming out completo: portavo i capelli lunghi, usavo smalto trasparente sulle unghie e avevo inziato una blanda cura ormonale, ma durante il giorno, sul luogo di lavoro ero per tutti Roberto. I miei colleghi si erano accorti che fossi effeminato, ma al più pensavano che avessi tendenze omosessuali. Opinione condivisa anche dai miei fratelli, con l’eccezione di Giulia, e penso anche di Laura, mia sorella maggiore, il cui occhio femminile aveva ben compreso le reagioni di tutti, troppi per una persona sola, quei vestiti e accessori femminili che giravano nell’abitazione condivisa da me con Giulia. I miei fratelli che mai avrebbero immaginato che fossi una crossdresser, avevano intuito che non fossi proprio un maschietto, ma tutto sommato, vuoi per disagio, vuoi per non ammetterlo, non avevano mai approfondito alcun discorso con me: per loro ero un gay, la cosa probabilmente non gli faceva piacere ma facevano finta di nulla.
    
    I problemi sorsero alcuni mesi dopo; al ritorno da una festa in discoteca, giunti in macchina Claudia mi aveva fatto una scenata di gelosia perchè a suo dire avevo dato troppa confidenza ad Enrico, un ragazzo della direzione: un ...
    ... moretto, palestrato e molto bello ma con il quale avevo soltanto scambiato qualche battutina. Ero innamoratissima di Claudia, da quando stavamo insieme ero sempre e soltanto uscita con lei. Avevo smesso di frequentare parchi notturni e anche nei cinema a luci rosse non avevo più messo piede, tranne in quell’unica occasione quando avevo convinto Claudia ad accompagarmi. Le avevo chiesto un regalo di natale particolare e mi ero fatta accompagnare fuori città in un cinema porno che avevo frequentato alcuni anni prima. Giunti alla cassa Claudia, che era già un po’ a disagio non avevdo mai frequentato simili luoghi, si era allarmata allorchè il gestore salutandomi come un vecchio amico, mi aveva detto: “Mi raccomdando Lory divertitevi, ma non esagerare”. Giunte nella sala, mi ero sfilata lo spolverino e presa per mano Claudia, sempre un po’ titubante, ci eravamo accomodate in una delle prime file. Aspettai alcuni minuti per permttere al mio “macho” di rilassarsi ed abituarsi, poi quando vidi che alcuni avventori si stavano avvicinando salii a cavalcioni di Claudia: le misi le braccia al collo e inziaii a baciarla selvaggiamente; le chiesi di alzarsi reggendomi in braccio, ma lei purtoppo si trovava veramente a disagio, il voyerismo non faceva per lei, mi rispose che non se la sentiva, che era stanca; presi allora dalla mia borsetta un dildo e glielo porsi.
    
    Intanto intorno a noi erano arrivati 5-6 persone allupate, Claudia era sempre più infastidita, prese il dildo me lo strusciò ...
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