Sibilla giovane moglie tettona
Data: 23/10/2017,
Categorie:
Etero
Autore: messerfrank, Fonte: RaccontiMilu
... smegma che imperlò le natiche di Sibilla� un filamento appiccicoso ora univa il glande gonfio e sussultante di Arturo al culo imperioso di Sibilla� spinse ancora un po� e tutto il glande ora sfregava contro le natiche, affondava nella morbidezza voluttuosa� la pelle di Sibilla scottava, così il volto di Arturo rosso di eccitazione bestiale, il volto di Sibilla era imporporato, con le dita si titillava i capezzoli, una mano quasi con noncuranza scivolò sopra una coscia, e poi salì fino alle natiche sfiorando la mano di Arturo sempre appoggiata sulla natica che si staccò facendo passare la mano di lei. Si fermò sulla natica destra, il cazzo era vicinissimo, con noncuranza la mano di Sibilla scese nel solco delle natiche cozzando contro il glande, il primo contatto con quel cazzo la fece rabbrividire, era terribilmente duro, lasciò la mano inerte per qualche secondo ma aperta in modo che il cazzo potesse esservi accolto e così fu, il cazzo enorme di Arturo scivolò dentro quella manina così delicata e liscia. Sibilla non chiuse la mano, le dita però sfioravano quel membro possente talmente grosso era, non ci sarebbe stato nella mano� Arturo si allontanò crudelmente costringendo la mano di Sibilla ad un movimento scoperto, Sibilla dichiarò di avere bisogno di quel cazzo andandolo a cercare apertamente, lo trovò e con le dita tentò di farse un�immagine, lo percorse in tutta la lunghezza, e larghezza, ne constatò le dimensioni terribili e fece un paragone che la fece vergognare e ...
... al contempo bagnare tantissimo, paragonò quel cazzo così� grosso e duro al piccolo cazzo del marito ultimamente barzotto, con la manina ora cercò di impugnarlo ma non ci riusciva, avrebbe avuto bisogno di due mani� si sentiva appiccicosa tra le gambe, la sua fica grondava sulle lenzuola, sgocciolava in modo indecente, con le dita scese fino alle palle, voleva saggiarne la consistenza, fu compiaciuta da quanto erano grosse, sode e gonfie di sperma, immaginò un fiume di sperma virile e fecondo che finalmente la colmava in profondità ingravidandola, seminando dentro di lei un figlio, immaginò una cavalla alla monta in attesa dello stallone e la voglia la infiammò in modo violento, non poteva più resistere voleva quel cazzo, con la mano tirò quell�uccello enorme verso di sé, Arturo seppe che era il momento si avvicinò e da dietro appoggiò il cazzo alla fica di Sibilla, con le mani scivolò sul suo corpo palpandolo e tastandolo senza più reticenza, poi le mani finalmente scivolarono su quelle tette enormi da dietro, e il suo cazzo lentamente scivolò dentro Sibilla sempre di più, raggiungendo profondità inaudite e riempiendole la fica fino all�estremo� Sibilla venne subito una prima volta appena il cazzo davvero grosso di Arturo raggiunse il fondo della sua vagina. Si inarcò per accoglierlo, spinse indietro il suo bel culo per accoglierlo meglio� l�uomo cominciò a spingere, aveva il cazzo gonfio di sborra, quella fica così� stretta e bagnata e così morbida lo stava mettendo a dura ...