1. L'INFERNO DI ELISA


    Data: 11/07/2019, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Autore: Vecchiobambino

    ... water, mentre il guinzaglio viene fissato in modo che lei sia costretta ad appoggiare il capo sulla tazza.“Tu cesso e cagna” le dice il donnone e tira fuori un plug anale con la coda, quelli detti a coda di gatto. Senza tanti complimenti glielo introduce nel culo e poi si mette a ridere perché Eli sembra veramente un cane con la coda.Gli ospiti cominciano ad arrivare. Con la porta aperta Eli riesce a vederli anche dal bagno. Sono due amici maschi probabilmente amici di Baku, uno bianco e uno nero, e poi un coppia di bianchi, un uomo e una donna. Tutti quando entrano mettono qualcosa in una piccola ciotola, probabilmente il prezzo che devono pagare per usufruire della schiava. Eli sarebbe molto curiosa di sapere quanto vale e quale è il prezzo per poterla avere, ma deve pazientare.Li sente chiacchierare, tintinnio di bottiglie, grandi bevute e il tempo passa. Non succede nulla? Risate, birra a fiumi….Elisa pensa a quella volta che il suo padrone del momento la portò in un parcheggio buio e defilato che era un ritrovo di guardoni. Accesa la luce di cortesia della macchina, lui la spogliò e cominciò a fotterla. Era il modo di attirare una folla di gente che si smanettava il pisello. Quando l’auto fu completamente circondata, lui abbassò i finestrini e le ordinò di spampinare tutti i cazzi che vedeva. Lei obbediente cominciò a farlo; era sepolta sotto una valanga di cazzi che si spintonavano per arrivare alla sua bocca…Ogni tanto uno schizzo e quel cazzo spariva, ...
    ... rimpiazzato subito da un altro. Il padrone regolava il tutto tirandola per il guinzaglio che era legato al collare come sempre e la faceva passare da un pisello all’altro. Dopo 10 minuti erano venuti in almeno una decina e si vedeva chiaramente dalla sborra copiosa che le colava dalla faccia e dalla bocca. Quella volta aveva avuto veramente paura di fare indigestione di sperma, ma il suo padrone voleva che continuasse e lei continuò. Quando finì non sapeva in quanti le avevano sborrato addosso…20? 30? Forse di più. Si accasciò appoggiandosi al finestrino esausta, con la bocca dolorante , quasi non riusciva più a parlare dalla lingua impastata che aveva.Le viene in mente anche quella volta che un altro padrone la portò in un casolare abbandonato fuori città e la diede in pasto a 5 famelici uomini che lui aveva convocato e che dovette soddisfare almeno due volte, mentre tutti vollero provare la sua fica, il suo culo, la sua bocca. Aveva tutto sempre occupato, comprese le mani, ma anche quella per lei fu un esperienza indimenticabile, anche se per qualche giorno fece fatica a sedersi tutta piena di dolori come era. Quella volta sì che era stata sfondata a dovere come piaceva a lei.Ma si apre una porta ed entra un uomo. Lì per lì resta interdetto vedendo quella donna sdraiata per terra, con la testa appoggiata al water e con una coda pelosa che le esce dal culo. Ma i padroni di casa lo hanno preparato e sa cosa deve fare. E’ venuto per pisciare e infatti estrae un discreto cazzo e con ...
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