1. Perversioni famigliari


    Data: 13/07/2019, Categorie: Etero Incesti Autore: Pensieri Osceni

    ... diretto.Non era un argomento tabù per noi il sesso. Non avremmo permesso alle arretrate e bigotte mentalità dalle quali eravamo circondati (per collocazione geografica, per retaggio mentale e per entrambe le cose messe insieme) di limitare le nostre confidenze, e così quando zia mi chiese, senza malizia, se ancora pensavo a lei quando volevo darmi piacere mi spinsi, con una buona dose di follia, a dimostrarle tangibilmente che sì, nonostante non mi mancassero le fiche a cui attingere, era sempre lei, con il suo corpo mignon ma molto ben fatto e le tettine sode coi capezzoli rosso carne e appuntiti, a regalarmi le masturbazioni più intense e copiose.Lo dimostrai alzandomi in piedi. Avevo i boxer celesti abbassati a metà cosce e mi toccavo il cazzo mentre fissavo lo schermo del PC per fare inquadrare dalla webcam la verga dritta e dura che iniziavo a menare.Zia ebbe un sussulto, sgranò gli occhi e si ritrasse sobbalzando sul divano mentre io sfacciatamente mi masturbavo facendo scorrere con foga la mano lungo l'asta carnosa. Zia si riprese immediatamente e osservò tutta la scena. Fissò con attenzione il mio cazzo sempre più in erezione ed io a mia volta fissai lei. Vidi spuntarle un sorriso e mi chiesi se stesse a significare che riteneva comica la situazione; continuai a menarmi l'uccello, mordendomi le labbra e aspettando (e temendo) di vederla scoppiare in una fragorosa risata, invece continuò a fissare la scena, sollevando una mano e portandosela a sfiorare una guancia e ...
    ... mantenendola ferma là, come a voler nascondere il rossore che le si stava colorando sul volto. Diedi un ritmo più deciso alla masturbazione e feci scendere l'altra mano nello scroto prendendo a massaggiarlo con lentezza, continuai a fissare la finestra del computer da dove si affacciava mia zia. Vedevo la sua faccia e la mano all'altezza della guancia, l'inquadratura non andava oltre il petto lasciato scoperto dalla maglietta leggera e scollata che indossava per la notte, bastò quella immagine, insieme all'idea che per la prima volta mi stavo masturbando davanti a lei -l'icona erotica di tutta la mia adolescenza- a procurarmi un'erezione mai raggiunta prima. Tornai a sedermi allargando le cosce e posizionando la piccola webcam in modo da portare in primo piano il mio cazzo. Non smisi di far su e giù e scappellare il glande finché non arrivai a far schizzare una serie di getti bianchi e vischiosi che mi ricaddero sull'addome, allo stesso tempo l'altra mano affondava decisa nel gonfiore dei testicoli ammantato di peluria.Una volta sborrato lasciai il cazzo, che perse vigore fino a pendere tra le gambe, e mi frizionai l'inguine e la pancia con lo sperma. Zia osservò il tutto, rossa in viso, con gli occhi ancora spalancati e il labbro inferiore stretto tra i denti a svelare un inammissibile ma innegabile interesse.La fissai serissimo in volto, con uno sguardo deciso, di quelli dai quali non traspare nessun imbarazzo e, dopo averle mandato un bacio con le dita, spensi la webcam e ...