Tra di noi: Savannah
Data: 14/07/2019,
Categorie:
Trans
Autore: Dario83
In questo periodo di feste e noia, tornavo a casa insieme a mia moglie Sofia, dopo un pranzo a casa di amici. Lei indossava un vestitino corto che le donava molto, con calze coprenti e un maglioncino natalizio verde e rosso. Io l'avevo osservata eccitato per tutto il pranzo, ma lei non se ne era accorta, impegnata com'era a socializzare con gli altri commensali. Avevamo bevuto entrambi e in macchina, come spesso ci capita, ci lasciammo andare in una scherzosa disquisizione. Io la provocavo commentando le altre ragazze presenti al pranzo, mentre lei rispondeva lanciando frecciatine sui miei amici. “Avrei dovuto portarmi a casa Eleonora, visto che tu non mi hai degnato neppure di uno sguardo” le dissi facendo il finto offeso. “Perché invece non abbiamo portato con noi Alberto, lui almeno è un gentiluomo” replicò lei ridendo come una scema. Io ero annoiato e rilassato, spinsi allora sull'acceleratore: “Ah, è così?! Ti piacerebbe un doppio colpo, eh? Porcella!”. Lei si contorse maliziosa e mi guardò con occhi seducenti, quindi ridemmo entrambi: il gioco mi piaceva e a quanto pare piaceva anche a lei. Iniziammo allora una surreale discussione, elencando ipotetici candidati con cui poter instaurare una relazione a tre. Si trattava solo di un scherzo, di un puro punzecchiamento, però il mio cazzo era duro davvero e a giudicare dalle sue guance arrossate anche Sofia si stava eccitando. “Ascolta un attimo -le dissi ad un certo punto con finta espressione seria- per fare una cosa ...
... scientifica bisogna anzitutto decidere se coinvolgere un uomo o una donna. E io opto per una donna!” E così dicendo alzai la mano per esprimere il mio voto. “No! No! Io voglio un altro uomo!” Reagì lei urlando e battendo i piedi sul cruscotto in segno di protesta, come fosse una bambina. La scherzosa discussione andò avanti fin quando raggiungemmo il nostro quartiere; a quel punto, non so come, ebbi l'idea più folle della mia vita: “Amore, visto che non troviamo un punto comune, io ho una soluzione che possa mettere d'accordo entrambi. Ti fidi di me?” Lei mi sorrise e annuì con espressione monella, a quanto pare era davvero su di giri! Senza pensarci spinsi allora la macchina oltre la nostra via, dirigendomi in una zona della città che non conoscevo direttamente, ma solo di fama. Vidi la prima signorina in piedi vicino ad un lampione, ma non mi fermai, non mi ispirava. Superai anche una seconda signorina: era la prima volta che facevo una cosa simile e mi sentivo un po' impacciato. La terza signorina aspettava all'incrocio di due vie, aveva i capelli castani mossi e un fisico snello e tonico. La guardai da lontano e non appariva per nulla volgare, tanto che dubitai che fosse ciò che cercavo, ma mi piaceva e accostai. Mia moglie, che fino ad allora si guardava attorno tranquillamente, vedendomi accostare mi fulminò con un sguardo. Io però feci finta di niente ed iniziai a contrattare con la signorina: l'eccitazione superava ogni vergogna. Lei si chiamava Savannah, fu molto gentile ...