1. Megastore quarta parte


    Data: 16/07/2019, Categorie: Etero Autore: werthex

    ... avrebbe dovuto fare.
    
    Allora, rassegnato, riprese a dormire sperando di sognare Letizia.
    
    Erano delle colline verdissime e il dorso stagliato sull’orizzonte disegnava un contorno sinuoso riposante. Improvvisamente il cielo diventò dorato e un vento caldo lo sollevò in alto. Guardava in basso e adesso vedeva i prati da lontano e passava tra le nuvole. Stava bene, non avrebbe voluto scendere. Poi era sul treno. Non sapeva dove stesse andando. Era passato dalle colline alla poltrona del Freccia Rossa. Il treno correva veloce mentre entrava e usciva dalle gallerie dell’appennino.. Lui si alza per andare in bagno.
    
    Ora la faccia di lei è chinata contro i suoi pantaloni. Letizia gli apre la cerniera lampo e fruga con la mano nelle mutande.
    
    Il suo membro è già quasi duro quando lei lo tira fuori.
    
    La sua faccia gli sorride mentre lo lecca eccitata.
    
    “ Ma perché sei qui?”
    
    “ Perché mi hai chiamata!”
    
    “ Perché ti ho chiamata?”
    
    “ Per leccarti il cazzo”
    
    “ Mmmmmmm, siii, così, continua, prendilo in bocca adesso.”
    
    Letizia guardandolo negli occhi e sorridendo apre la bocca.
    
    “ Scopami la bocca “ gli dice.
    
    Marco comincia a muovere il bacino avanti e indietro mentre la bocca di lei prendeva il cazzo fino in fondo oltre le tonsille. Si sentiva riempire. Sentiva il suo sapore. Ogni tanto lo sfilava dalla bocca e si allontanava per guardarlo tutto colante di saliva vischiosa. Intanto si era abbassata le mutandine.
    
    Ora si mette due dita nella fica bagnata e ...
    ... le tira fuori .
    
    “ Guarda come sono zuppa per colpa tua! “ gli fa infilandogli le dita sporche dei suoi umori in bocca.
    
    Marco le succhia avido e le ripulisce. Sanno di lei, sanno di femmina.
    
    Allora le alza la gonna e comincia a leccarle il clitoride succhiandolo fino a farlo indurire.
    
    Lei gode. Sente i lamenti di piacere. La fa sborrare tre volte, poi la gira. Lei si appoggia al lavandino. Marco nello spazio angusto del bagno del treno le bagna il buchetto con la saliva, mentre lei con una voce vogliosa gli dice: “ Inculami, inculami qui nel bagno. Infilami il tuo cazzo duro tutto nel culo, ti voglio, ti voglio!”
    
    Marco appoggia il cazzo turgido sul buco del culo di Letizia e comincia a spingere con la cappella.
    
    Sente cedere il buco che aveva lavorato prima con la lingua. Si dilata e poi si stringe attorno all’asta che con un colpo viene risucchiata fino in fondo al culo.
    
    Inizia a pompare dentro il culo mentre Letizia grida di piacere e la sua fica cola e sbrodola nell’interno delle mutandine calate a mezza coscia.
    
    Un signore bussa alla porta del treno. Batte insistentemente.
    
    Poi uno schianto.
    
    Il treno frena disperatamente tra stridore di ferraglia e odore di bruciato.
    
    Ora è solo. E’ buio. Si rende conto che è in acqua, solo.
    
    Apre la bocca ma si riempie d’acqua. Non respira più.
    
    Mentre si sente soffocare la bocca di Letizia si avvicina e gli infila la lingua.
    
    Una cascata di petali e profumo di rose e colore giallo gli abbaglia la vista ...
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