1. La Leggenda dell'Ineffabile Master Frank : Le Origini


    Data: 20/07/2019, Categorie: Comici Autore: scopertaeros69, Fonte: EroticiRacconti

    Premessa: a seguito delle rimostranze dei lettori del sito, vituperato dalle ammiratrici (poche in realtà) di Master Frank, ed ingiustamente, il sottoscritto, accusato di diffamarlo e percularlo, ho deciso alla fine di raccontare come nacque cotanto individuo. Per spiegare le numerabili sfaccettature del suo carattere cubico, è stato necessario desecretare i file che lo riguardano, quello che state per leggere non era mai stato di dominio pubblico. Chi legge rischia di suo e io non sono responsabile della sua sanità mentale. Frank nasce a Bologna da una famiglia di umide origini, no...non è un errore del correttore, ecchè i suoi abitavano in quartiere Navile, in una cascina che sorgeva prospiciente all'omonimo canale, che per anni aveva svolto la funzione di via d'accesso sull'acqua e di commercio con la città. All'epoca della nascita del nostro protagonista la suddetta via pseudofluviale, aveva mutato la sua funzione in quella più familiare moderna, vale a dire zona di ripopolamento del Rattus norvegicus (Berkenhout, 1979) e anni più tardi anche del Myocastor Coypus (Molina, 1972). Il nostro eroe vide la luce il 17 Ottobre 1959 alle ore 24.00, una congiunzione astrale assai particolare che lo avrebbe predestinato: segno Bilancia, ascendente in Leone, nell'anno del cinghiale (nel suo caso specifico facocero). Nacque in una notte buia e tempestosa, si festeggiava S.Edvige (patrona dei porno-soft e della commedia all'italiana) ed era un sabato, si era giocato un anticipo di ...
    ... Campionato Promozione tra il Casalecchio di Reno F.C. e l' A.C. Pavullo, che venne sospeso dopo la rimonta del Pavullo che perdeva per 1-0 grazie a due goal ad opera del centravanti della squadra, tale Vasinto Renzaghi con un un gol di testa ed il raddoppio con uno scivolone con rovesciata carpiato, che gli valse una slogatura all'osso sacro e una frattura composta al malleolo sinistro, mandando la sfera appena sotto l'incrocio dei pali (del calcio non me ne fotte un cazzo, ma metterci un aneddoto calcistico in Italia fa odience). Il suo primo vagito fu tra le mura del reparto Ostetricia dell'Ospedale Bellaria, l'ostetrica Dott.ssa Vanna Gibonzi (Ultras del Pavullo) lo estrasse con un cucchiaio da insalata (i tagli alla sanità esistevano già allora) perchè qualcuno si era fregato il forcipe, consegnandolo alle mani dell'infermiera Leda Forte (Tifosa del “Casletch”), la quale in parte per sfogare la delusione pensò bene di menare un paio di poderose pacche sul culetto roseo del nostro Master, infante, ma già consapevole del suo destino. La leggenda vuole che percosso due volte dalla rude sanitaria dalle mani piccole ma come badiletti, con un colpo di reni alla Chuck Norris, abbia volteggiato in aria arrivandole alle spalle e qui giunto, come un provetto ninja delle montagne di Iga, raddoppiò il “da lui preso” sul popò dell'infermiera, ma non ci sono prove storiche a sostegno di questo fatto. Gli aneddoti circa la sua infanzia si sprecano: dalle generose palpate di culi e tette ...
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