Erotismo al calore di un camino
Data: 22/07/2019,
Categorie:
Etero
Autore: FiancodiVenere
... fantasia che c�ha portato a sperimentare sempre di più spingendoci ogni volta un grandino in avanti.�Amore perché non metti anche il gioco?� Mi chiede Marika.�Ok, ma vuoi quello grande o il vibratore piccolo?��Quello grande� La sua risposta arrivò accompagnata da un sorriso luminosissimo con quei suoi occhi scuri e resi ancora più liquidi dall�eccitazione. Un diavolo con le fattezze di un angelo.Presi dal beouty case l�astuccio contenente gli accessori che siamo soliti usare nel sesso. Ed estrassi entrambi i giocattoli. Il giocattolo piccolo è un vibratore di dimensioni ridotte, quanto un pene non troppo grande, poco più lungo del dito medio di un uomo ma comunque più largo. è rosa formato come da 5 palline di gelato che abbiano iniziato a fondersi tra loro. è un accessorio quasi elegante, con il suo astuccio e 3 diversi livelli di vibrazione, più un�opzione con le pulsazioni ritmiche. Il �giocattolo grande� invece non è altro che un contenitore per il lubrificante al quaranà, è lungo quanto un pene, sui 18 cm, ma è estremamente più �toccio� con un diametro almeno il doppio di un cazzo di tutto rispetto. La prima volta che l�abbiamo utilizzato quasi non credevamo di riuscire a farlo entrare, ma con un po� di pazienza Marika si è abituata a quella sensazione di estrema e quasi dolorosa pienezza (vedi racconto �Il piacere di Marika�).La feci godere ancora ed ancora, prima la scopandola a missionario, lei incrociava le gambe dietro ...
... il mio sedere cercando di farmi entrare il più possibile, poi infilandole il giocattolo grande nella fica e facendo usare a lei il vibratore sul clitoride. Si stava praticamente masturbando il clitoride con il vibratore mentre io la penetravo con un oggetto grande il doppio di un cazzo. Il tutto mentre il video la riprendeva con una perfetta visuale della fica ed io la offendevo oscenamente chiamandola puttana, troia e con mille altre frasi ed epiteti con un significato analogo. Ad un certo punto non ce la fece più, mi disse di toglierle il giocattolo che le faceva male e quasi mi implorò di scoparla. Mi stringeva le braccia con voce suadente cercando di mettermi sopra di lei. Prima di accontentarla le chiedi di aspettare ed appena estratto il gioco grande presi il cellulare e feci una ripresa in primo piano della sua fica oscenamente aperta. Era veramente sfondata. Appena rimesso il cellulare al suo posto mi misi in ginocchio davanti a lei, poi in malo modo, continuando ad offenderla le dissi che le avrei fatto vedere come si trattano le puttane come lei. Quella sua gonna alzata e quelle parigine mi facevano venir voglia di una posizione diversa da missionario, così la costrinsi in ginocchio e la feci mettere a pecora. La penetrai senza riguardi, trovandola così bagnata ed aperta che entrò tutto fino in fondo con una velocità disarmante producendo quel rumore di due cose bagnate che entrano a contatto. Come uno stivale in una pozzanghera. Continuai con le mie angherie, ...