La mia lei e la mia perversione a casa dei suoi…. (ep. ii)
Data: 24/07/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Curiosissimoboy
... accarezza il viso. Con spontaneità mi abbasso per leccargli i capezzoli: lentamente alterno baci e lingua, dolcemente …e poi con sempre più voracità. Gode, mi alza la testa e ci baciamo, mi stringe mentre continua a percorrere con la mano tutto ciò che può del mio corpo, come a volerlo avere per sé. Sento i suoi peli che accarezzano il mio petto sollecitando, adesso, anche i miei di capezzoli.
Lo voglio! Voglio quel maschione inebriato dal piacere che io stesso stavo donandogli: la passione cresce, la presa delle nostre mani si fa più forte e volitiva, le leccate più vigorose, come a voler strappare la pelle. Gli tiro i capelli verso dietro e gli lecco il collo stando attendo a non lasciare segni e, tutto d’un tratto mi abbasso in ginocchio per riempirmi la bocca del suo membro. Goduria indescrivibile! Comincio a stringerlo, accarezzarlo, baciarlo in tutta la sua possente lunghezza, lo lecco come un gelato aspettando la sua panna e, cosa inaspettata… comincia a far colare della saliva dalla sua bocca fino al suo cazzo. Accolgo i suoi sputi in bocca e sul viso come se fossero premi ansimati. Lecco e ingoio tutta la saliva assaporando la rosea cappella che ciuccio e mando fino in gola, poi lo esco e ricicuccio: sono al settimo cielo. Ogni tanto mi affogo sia per la mia ingordigia che lo vuole in bocca, sia per qualche pelo ispido che solletica la gola. Giusto pochi istanti di pausa e mi rimetto a pompare quello scettro amabilmente usato da quel pezzo di maschio! Mi tira dai ...
... capelli e mi bacia, a lungo, profondamente, mi schiaffeggia il culo e il viso, ma poi mi stringe affettuosamente: ormai sono alla sua mercé.
Mi sussurra che adesso dopo il caffè mi darà la panna. Mi fermo voglioso di volermi dissetare della sua crema ma esprimendogli con voce languida la mia preoccupazione per possibili infezioni che un ragazzo figo e spensierato come lui potrebbe aver contratto scopando in lungo e in largo. Non mi fa finire di esprimermi che mi rassicura dicendo che loro (militari) fanno controlli periodici e che se avesse avuto comportamenti a rischio non avrebbe mai messo a repentaglio la vita della sorella, mia fidanzata.
Non resisto: mi abbasso e con una ingordigia famelica e smaniosa gli lecco le palle, gliele ciuccio giocandoci con le mani, stringendole e accarezzandole e mettendo in gola tutto il suo membro: io spingo verso lui e lui verso me. Non mi affogo più, respiro col naso grazie al suo consiglio, lo tocco ovunque, esigo la sborra quasi piango come un bimbo che non viene accontentato, ma lui mi tira dai capelli mi guarda, mi sputa allontanando il cazzo da me, lo punta verso il mio viso….ed ecco inondarmi la faccia di crema. Abilmente la passa in bocca con la mano che prima usava per trattenermi dai capelli, poi ancora schizzi, adesso direttamente in bocca.
Sento che stavo per esplodere anch’io, mi sfioro leggermente e faccio appena in tempo a raccogliere la mia sborra nella mano e mettermela in bocca insieme alla sua. Tengo tutto un po’ ...