Proposta indecente (parte sesta)
Data: 24/07/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Stalio
... lei: "Mauri...siiiiii...haahaaaaa...godoo."
Finiti gli spasimi dell'orgasmo mi prende per i capelli e mi tira su: "Smettila, tra un po' mi fai svenire."
Mi siedo a cavallo sulle sue gambe e gli caccio la lingua in bocca, lei ricambia con passione, con calore, poi mi abbraccia.
"Scusami Maurizio, non so cosa mi sia preso, anzi lo so: è stato un attacco di gelosia, e non so neanche perché, non devo essere gelosa, non ne ho il diritto. Non posso e non devo innamorarmi di te.
Ed è giusto che tu vivi la tua vita, a modo tuo."
"Anna, quello che c'è stato tra noi, nessuno potrà cancellarlo, e nessun'altra potrà mai prendere il tuo posto. Nessuna, perché tu sei stata la prima. Non mi sei indifferente, ti voglio un bene dell'anima."
"Promettiamoci che non tireremo più fuori certi discorsi, ok? Così non ci facciamo del male."
"Si, molto meglio. Anche a me, ieri, mi ha dato fastidio quello che mi hai raccontato, con quello di 15 anni più grande di te."
Mi abbraccia: "Grazie per non essere andato via, prima. Sono stata sgarbata."
"No, no, anzi, mi sei sembrata come eri tre anni fa, ho pensato 'ecco la mia vecchia Anna'."
Ride, poi: "Vediamo cosa posso fare per farmi perdonare."
La bacio: "Ti ho già perdonata, ma fai pure, prego."
Mi alzo in piedi e glielo sbatto in faccia, durissimo: "Ehiiii, così è pauroso."
"Se gli dai un bacio vedrai che si addolcirà."
Lo prende in bocca di botto, succhia, lecca, accarezza le palle.
"Anna, prendile in ...
... bocca e succhia, prima una poi l'altra."
"Cosa? Devo succhiarti le palle?"
"Si, prova."
"...i peli." Ma esegue: "...mhmmuuu...hoooohoo."
Continua il pompino. Sta diventando un'esperta. Lecca, succhia, sega.
Respingo un primo orgasmo: "Ferma Anna, ferma così, ferma."
La blocco, la faccio mettere in piedi, la giro di spalle, mani poggiate sul mobile, schiena leggermente piegata in avanti, gambe aperte.
Il buchetto, punto la cappella, spingo: "Haaaa..." La cappella entra...un attimo, poi un'altro colpo e sono tutto dentro, le palle sbattono contro le natiche. La prendo per le tette e la tiro verso di me, gira la faccia, lingua in bocca: "Non mi fa più tanto male."
"Allora diamo inizio alle danze." Ogni colpo la faccio sobbalzare." Mi stai rompendo il culo. Hooohoooo...siiiii...mhmmuuu." Più forte, lei risponde ad ogni colpo: "Ho...hooo...hoooo..." finché non gli ficco due dita nella passerina, un po' di gioco, poi: "Siiiii...vengo...haahaaaaa... uhmmmm...si...." Pochi attimi e mi svuoto anch'io: "Anna...siiii...hohohooooo..."
Rimaniamo immobili, sempre con l'uccello dentro, finché non si ammoscia ed esce da solo. Lo sperma cola lungo le cosce, si pulisce con dei fazzoletti di carta.
"Oggi non ti ho neanche offerto il caffè."
"A dire il vero, non mi hai neanche fatto entrare, ci siamo bloccati qui dall'ingresso."
"È vero, dai andiamo di la', il caffè lo vuoi?"
"Si, ne ho bisogno. Mi hai tagliato le gambe."
"Non dirmi che alzi già bandiera ...