1. Come una pantera.


    Data: 28/07/2019, Categorie: Lesbo Autore: Semiramis, Fonte: EroticiRacconti

    Salgo nella sua macchina e vengo investita da un forte odore di fragola. È il solito arbre magique che non ti aspetteresti da una come lei. Il suo corpo è prepotente, lo è sempre stato. Non ci sta nei vestiti, pur essendo molto composta, le forme sono più forte di lei. La sua schiena mi ha eccitata per l'intera serata. Liscia, da leopardo. Non è mai stata coperta dalla maglia e io l'ho desiderata, volevo usarla come marmo per masturbarmi. Per tutta la cena lei mi ha fatto colare voglie dalla fica, pensavo a cosa ci fosse dopo quello slanciato dorso, a quel solido culo sodo. Leila non è volgare ma non ha modi da donna. Per la maggior parte del tempo il suo pantalone nero e attillato non ha lasciato molto alla fantasia, mi ha fatto mandare giù bocconi amari. Non le chiude le gambe, le dico spesso che mi ricorda gli sceriffi di Sergio Leone e lei ride. Mi sta provocando? Ma come, proprio Leila? La cena è stata un sacrificio, ad un certo punto ha iniziato ad accarezzarmi la gamba con un dito. Le sue dita sono fredde ma lisce sulla mia pelle. I suoi artigli sfidano le mie calze. Non l'avrei detto, s'insinua tra le mie cosce e preme piano. Crede di essere giunta già al clitoride ma sta tastando il mio Monte di Venere ed il ciuffo che lo orna. -Più giù...- Le sussurro, per invitarla a scendere ma non vuole rischiare e mi lascia solo pregna di voglie. Sono tutti al buffet e allora sono io ad approfittare. Le rigo la schiena con le unghie e i miei innocenti grattini la eccitano. ...
    ... -Voglio leccarti tutta la schiena- -Lo farai dopo?- -Come dopo?- -Vieni in macchina con me- -Devo dirlo a lui- -Come dirlo a lui?- -Me lo lascia fare ma devo dirglielo- -Sì, ma solo con te- -Ovvio- Da quell'ovvio alla macchina, da quella biancheria fradicia al forte odore dell'alberello. Vuole contrastare la sua poca delicatezza comportamentale con lo stucchevole odore di quel deodorante. Perché lei è un animale, è una pantera. Me lo dimostra quando ci chiudiamo in macchina e si toglie quel maledetto top che non contiene proprio la sua carne. Un reggiseno bianco e pieno. Mi immergo tra i suoi seni e lei mi mette le mani tra i capelli, è sopra di me e mi soffoca con le sue fresche mammelle. Tira fuori dalle cloche bianche di tessuto la pietanza più saporita della serata. Fa fresco e i suoi capezzoli sono due campanellini rigidi e profumati. Lecco le sue areole chiare e lei si struscia è una furia, una cavalla. -La schiena, mmh, dai...- Si mette prona sul sedile, ingroppa il suo culo e si cala i pantaloni scuri e cuciti sulla pelle. Dio, che meraviglia! Le provo a salire sopra e la lecco, ha un sapore così buono. Le tocco la fica, gronda. Intuisco che ha le piccole labbra sporgenti. La lecco, le lecco il culo e la fica in contemporanea. Lei non ha timore di gemere e di dirmi porcate. È un turbine, non la riesco a domare e infatti è lei che può domare me. Non c'è altra soluzione. Mi metto sopra di lei a gambe aperte e ci baciamo, siamo sudate. C'è un odore di femmina che copre pure ...
«12»