1. La badante del nonno 2


    Data: 29/07/2019, Categorie: Etero Autore: Campano

    Ringrazio per i commenti sotto il mio penultimo racconto. Per quanto riguarda il rapporto a tre con mio nonno, penso non sia possibile se non in un racconto frutto di sola fantasia. Ma magri qualcuno è abituato a leggere solo quelli. Comunque, dalla nostra prima volta, Clara era diventata in effetti anche la mia badante. Cominciò a prendersi cura del mio benessere sessuale praticamente. Il problema che si è venuto a creare con lei è stato quello di superare la paura della penetrazione. Lei mi raccontò che anni prima, durante la sua prima volta era stata scopata un pò troppo forte e inconsciamente era rimasta in sè la paura di tornare a farsi male. Infatti come potete dedurre dal mio primo racconto, per la prima settimana, lei si limitò a farmi seghe e pompini. Al massimo si spogliava e si faceva accarezzare mentre me li faceva, ma mai penetrazione. Io avevo tanta voglia di farmela e sinceramente nessuna voglia di essere gentile. Anzi, lei è la ragazza che ti ispira del sesso violento, che sembra provocarti costantemente. Decisi di fare buon viso a cattivo gioco e per una settimana intera stetti dolcissimo, come non lo ero mai stato con nessuna ragazza. Nacque in poco tempo una intimità pazzesca tanto che un giorno, mentre mi segava a casa del nonno, intrapresi l'argomento dicendo: tesoro non volgio sembrare insensibile ma ho troppa voglia di farlo. Mi guardò incerta ma disse: proviamo piano, ma pianissimo ti prego. La rassicurai e glielo misi in bocca con delicatezza per ...
    ... bagnarlo bene. La distesi sul letto a gambe aperte per assaggiare prima con la bocca la sua figa. Era bagnata e davvero in carnosa. Presi a darle dei piccoli morsi, poi a succhiarla. Lei ansimava come una ragazzina alle prime armi e mi eccitava non poco. Ci entrava di largo, tutta la lingua dentro e la sentivo bollente lì dentro. Lei distesa con gli occhi chiusi, rilassata. Era il momento di farla godere. Presi il cazzo e lo appoggiai sulle labbra della figa facendo un leggero sù e giù. Presi a infilarlo piano per farla abituare ma non ci mise molto a entrare tutto, anche se lei già a metà cazzo gridava. "Meno male che il nonno è giù che dorme" pensai, o con quelle grida si sarebbe preoccupato. Non potevo fare altrimenti, non volevo rischiare e le misi una mano sulla bocca, cominciando a spingerglielo dentro. Era rossa in viso, col trucco che un pò le colava, ma la stavo penetrando piano. Mi abbassai per sussurrarle qualche parola dolce all'orecchio e farla calmare. Mi tenne giù abbracciandomi e cominciai a pomparla più deciso. Le succhiavo le tette e mi piaceva vederla così, incapace di sottrarsi alle mie voglie. Ma lei nemmeno voleva smettere, cominciava a piacerle. Dopo un pò persi il ritmo leggero e continuo, scordai quasi che stavo scopando una tenera ragazzina e cominciai ad andarci giù duro. La tenevo per i seni, eravamo sudati fradici e stavo per venire. Così le tolsi finalmente la mano dalla bocca per eccitarmi con le sue urla da matta che quasi sembrava la stessi ...
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