1. Il trucco - terza e ultima parte.


    Data: 31/07/2019, Categorie: Tradimenti Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69

    Il trucco.
    
    Terza e ultima parte.
    
    Una sera io e mia moglie dovevamo andare a cena con delle autorità. Una rottura di palle, ma che non potevamo evitare.
    
    Verso le 18 mia moglie fece il bagno prima di vestirsi. Quando uscì avvolta in un asciugamano, le diedi un’occhiata di sfuggita. Ma mentre cercava la biancheria, le cadde l’asciugamano e per un attimo si mostrò nuda a me.
    
    - Woh…! – Esclamai. – Sei sempre un bel pezzo di gnocca.
    
    - Smettila. – Disse, coprendosi velocemente solo davanti.
    
    Mi portai a lei e le accarezzai il culo. Nudo, caldo e umido, fresco di bagno, sollecitò il mio interesse sessuale. Presi l’asciugamano, glielo strappai e la lasciai nuda. Era ancora tonica, ma cercò di coprirsi con le mani le tette e il sesso. Poi mi guardò spaventata.
    
    Mi sfilai la cintura lentamente e la brandeggiai con la mano destra.
    
    - No… – Disse piano. – Non farlo.
    
    Non le diedi ascolto. Era una cosa che facevo ogni tanto quando volevamo scopare alla grande.
    
    Le piaceva iniziare con una sferzata al culo, era come se da quel momento fosse solo mia. Caricai il braccio e scaricai una poderosa frustata che andò a colpirla sul culo.
    
    - Ahhh, no fermo!
    
    Gettai la cintura, le presi per i polsi e la obbligai a precedermi in letto, dove la buttai e in un attimo mi spogliai. Poi la montai di brutto.
    
    Esattamente come una volta.
    
    Mia moglie non aveva mai voluto prenderlo nel culo e i pompini cercava di non farli. Ma un colpo di frusta al culo la metteva in grado ...
    ... di subire di tutto. Mi lasciava l’iniziativa e diventava superba. Instancabile. Aveva bisogno di essere montata all’infinito. Cioè finché non veniva alcune volte, sospinta dai miei colpi di rene.
    
    E così accadde quella sera, dopo anni. Finché non si placò, non si rivesti e non andammo a cena a romperci le balle con le autorità come se nulla fosse successo.
    
    Poi sulla via del ritorno affrontò l’argomento in maniera imprevedibile.
    
    - Dunque l’hai montata alla fine…
    
    - Chi? Cosa ho montato? – Risposi mentre guidavo.
    
    - Alla fine Sonia l’hai montata…
    
    Sentii una vampa di calore salire dallo stomaco.
    
    - Ma cosa dici, hai perso la testa?
    
    Restò zitta per un po’ a raccogliere i pensieri.
    
    - E’ da un anno che ti faccio uscire una volta in settimana con una donna diversa, per vedere se riuscivi a risvegliare i tuoi istinti sessuali con me.
    
    Era vero. Era stata lei a consigliarmi di uscire con delle amiche, dicendo che il dialogo con altre donne mi avrebbe arricchito. Ma che volesse suscitare il mio interesse sessuale mi suonava proprio una novità
    
    - Speravo di risvegliarti dal tuo sonno biologico, ma non ha funzionato. – Continuò. – Stavo rinunciando, quando mi sono accorto come guardavi il culo di Sonia. Ovviamente non era detto che avrebbe funzionato. Ma di tutte le donne con cui eri uscito, in effetti non ce ne era una che valesse la pena. Lucia e Lorenza erano troppo vecchie, Marta e Nadia troppo stronze, Loredana non ha culo, Lia non ha tette, Maria è una ...
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