1. Dalia - cap. 21: in panne


    Data: 01/08/2019, Categorie: Tradimenti Autore: DonEladio

    ... piccolo triangolino di pelo sul pube: era meravigliosa, azzerai il volume della radio per ascoltare il suo respiro esalato tra le labbra socchiuse mentre i lampioni illuminavano a intermittenza il suo magnifico corpo seminudo; quasi andai a sbattere contro un camper che viaggiava a lentezza disarmante, frenai di colpo e scartai alla sua sinistra, sorpassandolo; la brusca manovra sembrò svegliarla, ma dopo un mugugno voltò il viso dall’ altra parte, cambiò leggermente posizione e riprese a dormire; così era ancora meglio: adesso i seni erano entrambi quasi completamente usciti dalla canottiera e le cosce, ora più divaricate, offrivano un’ occasione troppo allettante; mi inumidii il medio della mano destra e cominciai a passarglielo delicatamente tra le grandi labbra, allargandole sempre di più; quando le sfiorai il clitoride ebbe un sussulto e, non prima di un altro mugugno, chiuse le gambe e si girò sul fianco, dandomi le spalle; certo, il suo fantastico culo era nudo almeno per metà sotto l’ orlo della mini rialzata e sembrava chiamare la mia mano con insistenza, ma decisi che era meglio lasciarla dormire e concentrarmi sulla guida.
    
    Purtroppo, concentrarmi non era la cosa che mi riusciva meglio da qualche giorno, dopo la cena aziendale e il discorso del boss il mattino seguente, anzi, a dire il vero non riuscivo a pensare ad altro; nel corso dell’ ultimo anno avevo lasciato che mia moglie venisse scopata da negri, pensionati, camionisti, mio cognato, mio nipote e ...
    ... innumerevoli clienti del pub di Salvatore, quindi non è che potessi fare tanto il sofisticato: ma il pensiero che mia moglie lavorasse nella mia stessa azienda e che diventasse la troia personale del mio capo, sotto gli occhi di tutti i miei colleghi, era una faccenda ben differente e proprio non riuscivo a digerirla; d’altra parte Giacomo era stato estremamente chiaro: o così, o licenziato, e sfruttando le enormi conoscenze che aveva, verosimilmente senza lavoro per chissà quanto tempo; cos’avrei fatto nel caso? Dalia prendeva cazzi in ogni buco 5 giorni alla settimana portando a casa meno di mille euro, che non sarebbero mai bastati per tirare avanti in tre; l’alternativa sarebbe stata due stipendi fissi per un totale di quasi tremila euro, con mia moglie a disposizione di un porco solo, il mio capo.
    
    Cominciavo quasi a pensare che la situazione non fosse poi così tragica, quando venni destato dal suono della spia del carburante: mi accorsi solo in quell’ istante che stava per albeggiare ed eravamo ormai quasi a Rimini; mi fermai pochi chilometri dopo alla prima area di servizio, scesi dalla macchina lasciando Dalia ancora addormentata e, dopo aver chiesto al garzone di fare il pieno e dare una pulita ai vetri, mi recai all’ Autogrill per comprare le sigarette e recarmi alla toilette; quando dopo 10 minuti fui di ritorno, vidi il garzone che indugiava col panno di daino sul parabrezza, sul lato del passeggero, mentre la pompa del gasolio era ancora inserita nel serbatoio; ...
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