Da collega a amico, da amico a ... (parte iii) - Racconti Erotici

Da collega a amico, da amico a ... (parte iii)

... Ecco stai lì, che ti do la tua ultima birra - se lo tira fuori, un cazzo barzotto che già si sta gonfiando, e inizia a pisciare. Piscia tanto, è tutto l'alcol della sera. Lo guardo bagnarmi i jeans, la maglia, lo punta in faccia, apro automaticamente la bocca. E il piscio mi riempie la bocca, piena. Lo guardo e mando giù, lui ride, e continua a riempirmela, mando giù di nuovo. Poi lo punta ai capelli. Quando finisce sono zuppo, dalla testa ai piedi. Apre l'acqua fredda e chiude il box

- Lavati schifoso frocio, sai di piscio -

Si lava le mani ed esce dal bagno.

Regolo l'acqua, mi tolgo i vestiti, li getto di fuori, mi tolgo le scarpe, le mutande, rimango nudo. Mi lavo col sapone, mi sciacquo la bocca. Che cazzo ho fatto? Però ho un'erezione paurosa, mi è piaciuto non posso negarlo. Cazzo sono suo, sono suo in tutto e per tutto.

Esco dalla doccia, ficco i vestiti in lavatrice, e la faccio partire, tanto i vicini mica sono i miei. Nudo cerco Roby in salotto, non c'è. Dalla camera esce una luce che illumina il corridoio. La seguo come una cagna in calore che odora un maschio. Lo vedo disteso sul letto. Il cazzone in mano, ormai completamente eretto. Il mio culo ha un sussulto, sento l'ano che si apre e si richiude. Lo vuole, io lo voglio.

Apro la porta, mi guarda, mi fa cenno con la mano... ma questa è un'altra storia.