1. La serata con i coscritti


    Data: 13/08/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: La letterA scarlatta

    ... complice inconsapevole degli uomini. In pochi minuti la piscina si era riempita di gente nuda che ballava, infatti il nostro già nutrito gruppo era stato seguito da altri avventori del locale. Ricordo che nella concitazione del momento ero stata una delle prime a cadere nel "tranello" e mi ero trovata in acqua, completamente avvinghiata a Marco. Alla fine non mi era mai spiaciuto più di tanto. Era anche sempre molto carino e gentile. Forse lui di quel piccolo invaghimento giovanile si era anche accorto e ora passava a riscuotere quanto non aveva fatto da giovani. Nello stringerlo a me avevo iniziato a strusciarmi al suo pacco e lui mi aveva preso con una mano una tetta. Penso che abbiamo ballato così per un po', intanto le altre coppie si erano sparpagliate per la piscina ed in mezzo si era infilata una valanga umana nuda. Avevo i capezzoli turgidi come non mai. Mi resi conto poco dopo che la situazione diventava sempre più bollente. E dire che pensavo ci avrebbero buttati fuori per atti osceni. Invece la calca in piscina era diventata esagerata, l'acqua era ormai un riempitivo dove non c'erano corpi. Mi resi conto che le mani che mi toccavano erano in po' troppe per essere solo di Marco, il fatto era che ero eccitatissima. Ero finita in mezzo all'attenzione di tre uomini, due sconosciuti più Marco. Ora mi toccavano tutta e iniziarono a baciarmi, quello che stava accadendo nel resto della piscina non fu più di mio interesse. Scomparve. Eravamo noi quattro. Era tutto uno ...
    ... strusciare, sentivo tre peni picchiare lentamente, attutti dall'acqua, contro il mio corpo. Era una sensazione strana. Fino a quindici minuti prima, a chi mi avesse proposto una situazione del genere, avrei risposto che mi avrebbe fatto schifo ed ora ero li e non volevo finisse più. Avevo di fronte Marco e i nostri sessi si stavano scrutando e conoscendo timidamente. Noi ci guardavamo negli occhi parlando con gli sguardi. Ero già contenta di essere finalmente a stretto contatto con quello che nella mia giovinezza era stato fonte di attrazione, ma allo stesso tempo ero curiosa di vedere in faccia, e non solo, anche gli altri due compagni di gioco. E forse Marco aveva intuito qualcosa, tanto che all'improvviso mi girò approfittando così per appoggiarmi il suo membro al sedere. I due ragazzi che mi trovai di fronte non erano sicuramente belli, e forse sarebbe stato meglio lasciarli nell'anonimato dello struscio. Devo però dire che sinceramente uno dei due aveva un certo fascino tutto suo. E proprio a lui lasciai la possibilità di curiosare maggiormente il mio corpo. Bastò uno scambio di sguardi per capirci e mentre Marco da dietro mi teneva schiacciata a lui con un braccio che mi cingeva tenendosi ad una tetta, l'altro prese in bocca il capezzolo dell'altra facendomi sobbalzare. Ora, intorno a noi, mi ero resa conto che si era formato un gruppo decisamente nutrito di uomini incuriositi da quello che stavamo facendo. All'improvviso Marco e l'altro mi alzarono come un trofeo e mi ...