1. Lo Spazio del Master - seconda parte -


    Data: 14/08/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Mandy99

    ... sensazione instabile, però, come se qualcosa stesse oscillando. A muoversi ed a provocare ciò, era la catenella metallica che univa tra loro i morsetti. Ignara di cosa comportasse allattare, aveva sempre considerato il suo seno ed i suoi capezzoli una zona sensibile e delicata del corpo, insomma parti da baciare, da leccare ed accarezzare. Pur gradendo quanto avveniva, Eleonora iniziò a domandarsi per quanto tempo avrebbe avuto i capezzoli imprigionati. Pensiero interrotto quasi subito dalla mano del Master, che si era insinuata tra le sua gambe. Un tocco inaspettato, che le provocò reazioni fisiche e mentali così intense, da impedirle di continuare a pensare in modo logico e coerente. Quando le dita di Luca iniziarono a stimolarle sapientemente il clitoride e le penetrarono la vagina, lei stava già ansimando per il piacere. Pensò che Luca le stesse stringendo i morsetti ulteriormente, ma si trattava invece dei suoi capezzoli, che s’inturgidivano ancor più di quanto non fossero già. -“Lo sai quanto ti sei bagnata, senti... - Eleonora si ritrovò le dita di Luca contro le labbra. Erano madide dei suoi umori vaginali e ne sentiva l’odore. Forse perché lui mantenne quelle dita appoggiate più a lungo di quanto lei si aspettasse, o forse perché una forza ancestrale la spinse a farlo, ad un certo punto iniziò a leccarle ed a succhiarle. Lo fece con passione, tanto da sembrare golosa. Lui la lasciò fare ed anzi la incoraggiò: -“Brava la mia cagna… una bella dote l’intuito… mi ...
    ... dimostri di essere speciale… proprio come pensavo - Un brivido corse lungo la schiena di Eleonora. Se soltanto un’ora prima le avessero domandato come avrebbe reagito nei confronti di un uomo che l’apostrofasse come cagna, la sua risposta sarebbe stata perentoria, ovvero, che si sarebbe sentita offesa a morte. Ebbene, quell’umiliazione l’aveva invece fatta eccitare follemente, ancor più di quanto già non fosse. Sganciato il moschettone del guinzaglio dal collare, Luca lo applicò al centro della catenella che penzolava tra i seni di Eleonora, facendo passare il perno in una delle maglie. Sempre più eccitata, venne apostrofata nuovamente: -"Alzati cagna, segui il tuo Padrone"- Istintivamente provò ad elaborare il significato di quelle parole, ma il pensiero le fu impedito dalla forte trazione che veniva applicata ai suoi capezzoli. Doveva mettersi a quattro zampe ed affrettarsi a seguire il Master. Cercò di essere rapida ed allo stesso tempo di muoversi elegantemente. Nonostante tutto, quella di piacere al Master era l’unica sua vera preoccupazione, in quel momento. Nuda, bendata, con i suoi due grandi e sodi seni bianchi esposti, i capezzoli imprigionati nel metallo ed uniti fra loro da una catenella, che tramite il guinzaglio finivano nella mani del Master. Lei, “cagna al guinzaglio”, che ciecamente seguiva il suo Padrone. Un’icona intensa, che scatenò in lei un'eccitazione perversa e molto stimolante. Luca la portò nuovamente a spasso per l’appartamento, in silenzio. Dove dovesse ...