1. Inaspettato


    Data: 16/08/2019, Categorie: Etero Autore: passepartout

    Questo racconto è nato improvvisamente, questa mattina, devo ringraziare un'autrice senza la quale non ci sarebbe stato. L'ispirazione non conosce regole. --------------------------------------------------------------------------------------- Sono invisibile agli occhi di tutti, entro nella tua classe senza fare alcun rumore, ti vedo, hai scelto uno degli ultimi banchi perché sei tra le più alte e perchè così puoi distrarti facilmente, anche se l'orizzonte che si scruta dalla finestra alla tua sinistra non è così interessante, si affaccia direttamente sul cortile interno e poi solo il grigio della struttura. Dietro di te c'è un piccolo spazio nel quale mi sistemo, ascolto il tuo respiro, è dolce come il profumo dei tuoi capelli, cos'è vaniglia? Indossi un maglioncino di cachemire marroncino, di quelli costosi ed un paio di pantaloni neri, eleganti, il compito sarà più duro con i pantaloni. Ti soffio sul collo, ti giri incuriosita da quell’alito che non dovrebbe provenire dalle tue spalle, le tue labbra carminie sono a pochi centimetri dalle mie, ti bacio in maniera lieve, tu sgrani gli occhi, mi hai sentito ma non ti capaciti, la tua compagna più vicino è a un metro e mezzo, assorta sullo smarthphone, non si rende conto che a pochi passi da lei qualcosa di straordinario sta accadendo. Ti volti pensierosa, sarà stata una sensazione, l’avrò immaginato, pensi, così torno alla carica, questa volta con la mano, carezzo la spalla destra e lascio che scenda fino al tuo seno, sodo ...
    ... ma morbido, lo strizzo, una volta sola, ma forte. Ti volti di scatto e attiri l’attenzione della professoressa. C’è qualcosa che non va signorina? Ti chiede con l’aria marziale di chi non ama essere disturbata mentre spiega. No, nulla prof, mi scusi. La lezione riprende. Cominci ad avvertire un certo disagio, non è immaginazione, senti una presenza, non sai né puoi spiegarla in maniera razionale ma cominci a sudare. Adesso so che ho la tua attenzione, è ciò che volevo. Lievemente ti massaggio il collo e le spalle, non ti volti più, ti lasci cullare dalle carezze mentre senti che qualcosa si sta sciogliendo, tra le tue gambe. Le mie mani si fanno più audaci ed entrano sotto il maglioncino, lo fanno da dietro, nessuno può notarlo, raggiungono i capezzoli montati su seni tondi e perfetti, sembrano due antenne che captano il piacere, stanno vibrando come tutto il tuo corpo, poi scendo sulla pancia, piatta e solletico l’ombelico in rilievo, adesso slaccio il bottone che comprime i tuoi eleganti pantaloni neri e scivolo sull’elastico del perizoma di pizzo, sento la pelle calda, il battito del tuo cuore accelera, la pancia si contrae: sei eccitata da tutto questo non sense. Inarrestabile, supero il bordo del tessuto e arrivo sul tuo monte di Venere, un nome bellissimo per la vetta del piacere; è liscio, devi averlo rasato questa mattina, sotto la doccia, prima di masturbarti furiosamente come fai sempre prima di uscire, utilizzando il getto caldo. Arrivo al bivio, dove il clitoride è ...
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