1. (racconto breve) vicolo cieco


    Data: 27/10/2017, Categorie: Prime Esperienze Autore: Casanova, Fonte: Annunci69

    Introduzione:
    
    Parigi, 23 dicembre 2012, ore 00.15, piove, Rose è appena uscita dal lussuoso Hotel La Burgundy. Si avvia a casa di una sua amica per una festa, ha ricevuto un invito il giorno prima.
    
    Capitolo 1 - LA FESTA
    
    L'aria è fredda, Rose esce dall'hotel frettolosamente, il concierge le apre la porta del taxi e la fa accomodare.
    
    "Avenue du President Wilson" esclama Rose all'autista, che perplesso si gira e risponde, "Signora, ma è sicura? E' corretto l'indirizzo?", "Certo, che domande, si sbrighi che ho fretta.". L'autista parte senza indugiare oltre. Rose nel frattempo si cruccia di non poter tornare indietro accorgendosi si essersi dimenticata il cellulare.
    
    Il tragitto non è breve, decide di accendersi una sigaretta, a Parigi gli autisti lo lasciano fare abitudinariamente.
    
    "Signorina, ma non ha paura ad andare in quella zona a quest'ora di notte?". Rose è scocciata di questo comportamento dell'autista, ma decide ugualmente di rispondere per non apparire maleducata "Senta capisco la sua gentilezza, ma so badare a me stessa, non ho paura, cosa vuole che mi succeda? E poi Saint-Denis non è così pericolosa come dicono.". "Signorina se lo dice lei, siamo arrivati la lascio qui all'angolo, sono 23 euro". Rose né da 25 all'autista ed esce di fretta senza aspettare il resto.
    
    Prende l'invito e cerca il numero civico, ma d'un tratto si accorge che non vi è alcuna indicazione a riguardo, pertanto decide di usare ...
    ... l'istinto, la strada tanto è un vicolo cieco.
    
    Alza la testa verso i balconi dei palazzi cercando di scorgerne uno pieno ed in festa, ma è tutto abbastanza tranquillo, la pioggia nel frattempo imperversa. La via non è molto illuminata, un soffio di vento è l'unico suono che s'ode. Rose è sicura di non essersi persa, la strada era giusta, doveva solo avere pazienza. D'un tratto da un portone dall'altra parte della strada esce una donna, Rose nota subito che è senza giacca e senza ombrello, fa fatica a camminare, sembra ubriaca.
    
    Si ferma ad osservarla, rallenta il passo e la scruta. Il portone si apre nuovamente, adesso ad uscire è un uomo, alto e ben vestito, di corsa va verso quella donna, la chiama, "Madelein, Madelein!", lei non si gira ed aumenta il passo. In fondo alla strada prima della fine c'è una piccola rientranza la donna si rifugia la dietro sotto una tettoia, l'uomo arriva subito dopo, ormai l'aveva raggiunta. Rose intanto continuava ad alzare il capo ogni tanto per scorgere qualche segno di festa e questa volta vede finalmente una terrazza piena di gente che chiacchera e si diverte, capisce che ha trovato il portone giusto, si accosta vicino ai campanelli, legge il cognome della sua amica e suona.
    
    Mentre apre il portone sente un urlo, Rose si blocca sull'uscio e si volta verso la rientranza dove si erano appartati quei due, era sembra ombra di dubbio un urlo femminile, era Madelein.
    
    Fine Capitolo 1
    
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