La Grande Bellezza
Data: 27/10/2017,
Categorie:
Etero
Autore: La Milano da bere, Fonte: RaccontiMilu
Se capita in pieno giorno poco importa, si può sempre rimediare. Ma se il bus con il quale contavi di raggiungere la fermata della metro salta la sua ultima corsa� Sì, ti girano, eccome se ti girano. Aggiungi che da dieci minuti si è messo pure a piovere, quella pioggia stupida, sembra quasi un grande vaporizzatore che ti spruzza, quella pioggia che ti bagna e nemmeno te ne accorgi.Ricapitolando: stanco dopo una giornata di lavoro, affamato, bagnaticcio e incazzato nero perché rimasto a piedi. Pochi passi più a destra una compagna di sventura. Da mezz�ora scambi di sguardi come a dirsi: "Passa sto bus? Ma quando passa? Quanti minuti sta tardando? Cinque? Dieci? Quindici ora? No, che non passa. Non passa più". E allora mi avvicino e tolgo gli auricolari. Li toglie anche lei. La teoria del mal comune mezzo gaudio non convince per niente entrambi. Ma tanto vale buttarla lì: smezzarci un taxi? Loreto, Porta Venezia. Sì può fare.Così scopro che si chiama Chiara. Scuri i capelli, verde il vestitino, come gli occhi. Parigine, pelle chiara. Ha una miopia leggera, come me. Lavoriamo nella stessa zona, lei in uno studio di architetti, io per un�agenzia pubblicitaria.A quest�ora non c�è traffico, in pochi minuti il taxi è davanti a casa sua. Scende, ci salutiamo, mi regala sorriso che basta a far svoltare una giornata che stava finendo male. Non ci siamo scambiati i numeri, ci ritroveremo, è inevitabile, del resto è capitato più volte di incrociarla sullo ...
... stesso bus. Dipende un po� dagli orari di uscita dall�ufficio. Irregolari, come le nostre vite.Lancio lo zaino sul divano, idem la giacca. Sono a casa, ci voleva. Apro il rubinetto della doccia, mi spoglio e già penso a Chiara. Fa effetto. Mi diverto a toccarmi davanti allo specchio. Amo il mio corpo ma non è vanità. Facciamo così: mi voglio bene.Ho dormito bene. Ho lavorato bene. Ho mangiato bene. Va tutto bene per tre giorni. Va ancora meglio al quarto quando scorgo Chiara alla fermata del bus. Sono le 19 e allora mi lancio: una birra ci può stare? Ci sta la birra e ci sta anche Chiara.La scopro amante delle birre artigianali, degli hamburger ben cotti, delle patate al forno. E ancora la passione per i gialli, per la scrittura, per il mare. Seduti al tavolo di una birreria, stiamo parlando, ci stiamo scoprendo. Stiamo già facendo l�amore.Un�ora dopo siamo nel suo appartamento. In ascensore il primo bacio, lungo cinque piani. La chiave gira nella toppa e le lingue girano nelle nostre bocche. La faccio girare per abbassarle la zip del vestito. Le solletico la schiena. �Ho i brividi�, dice. Io non dico niente ma guardo. Un fisico da far invidia. Un collo bellissimo che bacio subito. Le scapole. Via, via il reggiseno. Via, nonostante il gancio maledetto. La bocca che scende lungo la schiena fino a incontrare le coulotte e il suo contenuto. Vanno giù piano, lente. E il cuore batte forte. Che sedere Chiara, e che culo averti incontrata.�Baciami�, dice. Ma non posso certo ...