1. Prova di lavoro in panetteria


    Data: 17/08/2019, Categorie: Lesbo Autore: monellaconlavoglia, Fonte: Annunci69

    Mi ero da poco trasferita e cercavo lavoro, così misi un annuncio in vari negozi, il macellaio, il fiorista, il panettiere…. Giusto per farmi conoscere dagli abitanti di questo paesino. Mi chiamò Salvatore, il titolare della panetteria chiedendomi se ero interessata a lavorare in laboratorio da loro, gli orari erano di mattina presto e non è un lavoro adatto a tutti, ma accettai di buon grado. Mi disse di presentarmi il giovedì mattina alle 4, avrei avuto una prova tecnica con Sara, la panettiera.
    
    Era estate e immaginando che il laboratorio fosse molto caldo per via dei forni, mi presentai con una gonna a pieghe fino al ginocchio bianca molto leggera e una camicetta a fiori. Bussai alla porta sul retro e mi apri una donna sui 45 anni, capelli corti castani spolverizzati di farina. La guardai immaginando che doveva essersi toccata i capelli con le mani sporche, ci presentammo e mi fece vedere la mia posizione di lavoro.
    
    Non avendo esperienza mi disse che mi avrebbe spiegato tutto lei e che non mi avrebbe lasciata sola un’istante.
    
    Finì di infornare del pane e ripulì per bene il piano di lavoro.
    
    “Ecco, ora ti spiego come si fa. Questa è farina di grano duro, è una farina che richiede molta acqua. Questo è il nostro lievito. Si inizia ad impastare in questo modo.” Si muoveva in modo sicuro e mi osservava mentre cercavo di memorizzare le dosi e i passaggi che sembrano semplici, ma cercate di capire ero pur sempre in prova.
    
    “Adesso di prende l’impasto e si impasta ...
    ... ulteriormente con le mani in questo modo, ora prova tu”
    
    Mi misi a lavorare l’impasto con movimenti incerti.
    
    “Con più energia”
    
    “Ok”
    
    “No, non così. Energia ma anche passione, amore. Immagina che questo sia un bel sedere e che lo devi massaggiare con vigore”
    
    La guardai sconcertata….il pane come un sedere?
    
    “Cosa c’è non hai mai massaggiato un sedere?” risposi di no. Sul suo viso severo comparve un sorriso malizioso.
    
    “Poi dividi l’impasto, questa è la grandezza di ogni forma. Più o meno come un bel seno” E mi guarda mentre divento leggermente rossa. Che modo strano di spiegare le cose, ma in fin dei conti è una donna, se fosse stato un uomo mi sarei preoccupata.
    
    “E lo lavori così” mi dice mostrandomi una tecnica. Ci provo ma il risultato è decisamente diverso dal suo.
    
    “Con più delicatezza, così come se stessi massaggiando un seno, lo hai mai fatto? No?”
    
    Divento rossa, “Non proprio”. “Bhe, te lo avranno massaggiato spero…” La guardo sconcertata.
    
    “Va bhe ti faccio vedere io, vieni qui” e mi fa avvicinare, si pulisce le mani nel grembiule e mi toglie il mio. Mi slaccia la camicetta e accarezza con tocco delicato il pizzo del reggiseno. Poi prende in mano il seno e inizia a massaggiarlo con un movimento rotatorio e mi dice di chiudere gli occhi. Il suo tocco è esperto e leggero ma anche deciso e provo emozioni che non ho mai provato.
    
    Mi guarda con il suo sorriso sensuale e mi dice “Ora ti faccio vedere anche quello di cui ti parlavo prima”, mi fa ...
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