1. Rosso


    Data: 17/08/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Akai

    La giornata era stata tremendamente stancante ma per fortuna ero quasi tornato a casa. Chiuso l'uscio alle mie spalle con un colpo del piede, l'unica cosa che mi premeva in quel momento era togliermi quegli strumenti di tortura che qualcuno chiama scarpe, slacciai in fretta le stringhe e con un rapido gesto rimasi scalzo. Dopo aver assaporato i primi istanti di liberazione dei miei piedi chiesi a voce alta�C'&egrave qualcuno?�nessuna risposta. Perfetto, pensai, posso rilassarmi liberamente.Lasciando le scarpe vicino la porta cominciai a percorrere il corridoio, tolsi la giacca e allentai la cravatta, bottone dopo bottone la camicia era ormai aperta quando entrai nel bagno. Con un gesto stanco lasciai cadere la giacca a terra e subito dopo la camicia e la cravatta.Dalla finestra socchiusa entrava la luce arancio del tramonto ed una leggera brezza rinfrescante. Mi chinai verso la vasca da bagno ed aprii il rubinetto. Nel sentire il suono dell'acqua scorrere già pregustavo il relax che stava per venire. Quando ho bisogno di rilassarmi preparo un bel bagno caldo e profumato, se poi come allora ero solo in casa c'era tutta la prospettiva di stare in acqua a sufficienza per sentirmi rinato.Qualche goccia di bagno schiuma era sufficiente per avere quel pacifico strato di bolle in superficie che riporta indietro tanti ricordi, finii di spogliarmi ed entrai nella vasca quando il livello dell'acqua era ancora a metà, ma faceva parte anche quello del rito. L'acqua che sale ...
    ... lentamente &egrave come un massaggio che man mano che procede fa uscire la tensione dal corpo.Quel sottile alito di vento che di tanto in tanto si faceva sentire era così piacevole che decisi di lasciare la porta aperta, se fosse tornato qualcuno in casa avrei sempre potuto chiuderla dandogli una spinta senza neanche uscire dall'acqua, così rimasi disteso nel tentativo di far uscire al più presto tutta la tensione accumulata nella giornata mentre ascoltavo i placidi suoni che filtravano dall'esterno, chiusi gli occhi e mi lasciai cullare dall'ondeggiare dell'acqua e dal suo leggero profumo di vaniglia. Completamente rilasciato e con i muscoli che si distendevano nuovamente ero sul punto di assopirmi, la carezza del vento sul viso mi strappò un sorriso ma la sensazione di qualcosa sul pene era nuova.Pian piano dischiusi le palpebre, al tramonto era succeduto l'imbrunire e la luce cominciava a scarseggiare, ancora con gli occhi mezzo chiusi mi accorsi di una figura scura seduta sul bordo della vasca da bagno, allarmato feci uno scatto per tirarmi su ma essendo immerso risultò un'impresa oltre le mie forze�&egrave tutto ok...�nonostante il mio scatto quella voce era così calma e ferma che sembrava irreale. Dopo un attimo di smarrimento la riconobbi�... Anna!� (la fidanzata del mio coinquilino)Il suo viso non lasciava intuire i suoi pensieri, era calma, come sempre del resto, i suoi occhi verde chiaro erano ipnotici e rassicuranti, proprio come il sorriso appena velato sulle sue ...
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