1. Fotografie


    Data: 27/10/2017, Categorie: Prime Esperienze Autore: TamMet, Fonte: Annunci69

    Iniziò tutto dalla fine.
    
    La fine della nostra relazione.
    
    Non finì con strilla, urla e incazzature reciproche.
    
    Finì tra le lacrime.
    
    Dopo due anni di convivenza avevamo capito che non eravamo capaci di scendere a compromessi e che non avremmo funzionato come coppia.
    
    Non fu una separazione facile, ma andava fatta.
    
    Eravamo giovani, per metà studenti e per metà lavoratori.
    
    I problemi erano molti. Li affrontavamo assieme. E li abbiamo sempre vinti.
    
    Ma restava un problema interno. Un problema davvero troppo grosso per cercare di nasconderlo, di ignorarlo.
    
    Un problema esistente da talmente tanto tempo che a volte mi chiedo come siamo potuti restare assieme, uniti e affiatati, per tre anni. In realtà la risposta è molto semplice: ci amavamo. Ci amavamo davvero.
    
    Ma il fatto che lei non volesse avere rapporti sessuali con me da due anni e mezzo è diventato uno dei principali problemi che ha portato alla nostra separazione.
    
    Abbiamo cercato di capire perché non provasse attrazione fisica per me. Almeno all'inizio.
    
    Poi subentra la frustrazione. La convinzione di pensare solo a quello.
    
    Di essere interessati solo a quello. Di non vedere il bello che c'è oltre al sesso in una coppia.
    
    Ed era vero, per certi versi. Era molto bello. In pochissimo tempo avevamo imparato i nostri interessi, le nostre passioni e ce ne siamo a nostra volta appassionati.
    
    Lei adora gli animali, in particolare i cani. Stando con lei ho imparato a distinguerne le razze, ad ...
    ... addestrarli e ad allevarli.
    
    Io, più stupidamente, adoro i giochi in scatola, i giochi di ruolo e il cinema. E lei stando con me ha iniziato a contribuire all'acquisto dei giochi in scatola fino a creare una nostra collezione che occupava un intero armadio.
    
    Insomma, eravamo praticamente la coppia perfetta. Eccetto il sesso.
    
    Il problema si ingigantì sempre più. Da non provare interesse a farlo con me arrivò a non provare interesse nemmeno nel toccarsi da sola. Mio malgrado dovetti rinunciare a questa battaglia. Non potevo vincerla. Se mai centrasse la psicologia non potevo certo aiutarla, non ho nessuna conoscenza della materia. Io ho studiato per lavorare nel cinema. Io so tirare cavi, montare luci, pulire ottiche, scrivere sceneggiature e dirigere dei piccoli cortometraggi. Ma non so aiutare una persona con questo problema.
    
    Ormai eravamo diventati una coppia di amici. Grandi amici. Con sentimenti profondi e sinceri. Ma sempre amici restavamo. Di fronte all'evidenza dei fatti decidemmo che la cosa migliore fosse lasciarci.
    
    Non ci sentimmo per qualche tempo. Pochi mesi dopo mi scrisse di essere riuscita a fare l'amore con un ragazzo e che stava cercando di costruire qualcosa con lui. Sinceramente ero molto contento per lei. In qualche modo aveva trovato una persona che l'avesse aiutata a superare quel problema per me insormontabile.
    
    Ricominciammo quindi a scriverci e ogni tanto a vederci. Essendomi trasferito di per lavoro non sempre era facile trovare il tempo ...
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