Il prof di disegno
Data: 18/08/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: crigio
... piacevole farsi fottere anche così, senza troppa veemenza ma con estrema delicatezza. Riesco a sentire ogni centimetro della sua grossa nerchia che, peraltro, mi stimola tutti i nervi dello sfintere. I miei capezzoli si induriscono e si sollevano. Sono talmente rilassato che i miei muscoli interni spingono in fuori e agevolano la penetrazione. Quando torna indietro, Guido si ferma un po’ a solleticarmi la parte superiore dell’anellino con il glande: questo cosa mi fa impazzire e la mia rosellina lo ringrazia con delle contrazioni che lo massaggiano leggermente procurandogli un intenso piacere. Quindi, riaffonda in me piano, finché sento il suo pelo pubico solleticarmi le natiche: ondeggia col bacino e mi scava nelle viscere. Si ritrae ancora e ripete la pratica di prima.
Stavolta, però, il piacere è tale che espello un flusso di umori. “Che succede?”, mi fa.
“Tranquillo! Sto solo godendo!”, gli rispondo.
“E tu godi così?”.
“Anche di più…”. Lui si acciglia incuriosito e poi mi chiede ancora: “Dimmi che cosa devo fare per vedere questo di più”.
“Solo quello che stai facendo già. Tra non molto accadrà”. Nonostante sia poco convinto, riprende a muoversi come prima ed io, ad intervalli più o meno regolari, continuo a sgravarmi, finché il suo cazzo che entra ed esce dal mio budello provoca un rimestio sonoro di umori. La mia temperatura corporea aumenta progressivamente ed il calore si concentra, come al solito, nel ventre. “Continua così… Non manca molto… mmmmmmm!”, ...
... gemo. Intanto, il fuoco che si stava formando nella pancia comincia a salire verso il petto.
Sento la voce di Guido che mi chiama. “Giò… Giò…!”. Ha un tono preoccupato e la percepisco con un’eco in lontananza.
“Non fermarti… non fermarti…”, ansimo, e lui, benché stranito, continua a scoparmi. Quando il calore arriva alla gola, mi blocca il respiro e vado in apnea. Quando mi ridesto, il fuoco è già al cervello: mi aggrappo al collo di Guido e lo attiro al mio petto. Lui addenta il mio capezzolo sinistro e lo mordicchia. Seguendo le mie istruzioni, non si ferma e mi fotte con la stessa cadenza, senza sapere che tra qualche secondo non riuscirà più a muoversi.
Ed infatti, una convulsione ci coglie alla sprovvista: la mia schiena si contrae e così anche i muscoli del mio sfintere, che gli strozzano l’asta. Lui rantola e cerca di divincolarsi, inutilmente. “AAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHH!!!”, sbraita. “Che cazzo mi fai!”, mi strilla contro. Mentre torno a rilassarmi, i muscoli del culo iniziano a pompare, prima lentamente, poi sempre più velocemente. “Merda! Così vengo!”, urla Guido.
“Sì, vienimi dentro… ah!... tutto dentro…!”, lo esorto, ma non ce n’è bisogno: ormai non può più resistere.
Un primo fiotto caldo mi colpisce la prostata. Lo sento così distintamente che il mio orgasmo viene amplificato e il mio sfintere ricomincia a pompare di brutto. Guido spalanca la bocca contro la mia faccia, ma non esce alcun suono. Un altro fiotto nelle mie viscere e finalmente riesce a ...