1. L'Inferno di Anna e l'Abisso di Francesca - Capitolo 2 –Un week end di sottomissione ed addestramento


    Data: 27/10/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Koss

    ... altrettanto cordialmente. – Ti presento il signor Bianchi, un mio amico di Milano. – Aveva avuto la prontezza di inventarsi un cognome, ma sentiva la sua voce gracida, però Francesca non diede modo di avvertire il disagio dell’amica. La ragazza si limitò a sorridere, ed era bellissima. Se aveva qualcosa in mente la sua attenzione fu sviata dalla domanda del Master. – Cosa fa di bello nella vita Francesca? – il tono era affabile e Anna dovette ammettere che il bastardo ci sapeva fare. - Studio – rispose Francesca, - a Milano. – - Francesca è molto brava – interloquì Anna che stava sudando freddo, ma vedendo che Francesca non aveva notato il suo imbarazzo si stava anche rilassando, - e sebbene le nostre età siano molto differenti, siamo molto amiche. – Non ci fu modo di approfondire ulteriormente, normalmente Anna avrebbe invitato la ragazza a rimanere con loro, ma Francesca fece sapere che stava ritornando a Milano e Anna respirò e si distese completamente. Il Master ed Anna uscirono dall’ascensore mentre Francesca salutò Anna baciandola sulle guance e proseguì verso il seminterrato dove c’erano i garage. E' notte. Il Master l’ha portata in una piazzola di autostrada. E’ bendata e con la ball gag in bocca. Anna indossa solo una mantellina ed i tacchi a spillo, sotto la mantella è nuda. La fa scendere dalla macchina e l’accompagna verso lo steccato della piazzola. Le leva la mantellina e la fa piegare a 90 gradi con le gambe aperte. La lega con delle cinghie. Le caviglie al ...
    ... legno in basso, i polsi a quello in alto e infine le tiene la schiena piegata con una cinghia che le passa sulle spalle e che viene legata al legno in basso. Un paio di camionisti si sono raccolti intorno ed osservano interessati. Molto interessati. Per ora guardano. Anna sente il loro scalpicciare, a questo punto teme più una malattia che lo stupro. Mugola, tenta di liberarsi, ma il Master ha fatto un buon lavoro. Quindi desiste per non scorticarsi sul legno e si limita a sussultare ad ogni rumore o movimento che sente. Sarà una notte lunga. Il Master la tocca tra le gambe, è bagnata anche se non eccessivamente. La paura la condiziona un po'. Il master la masturba per qualche istante mentre l’accarezza sulla schiena per tranquillizzarla e Anna si inumidisce di nuovo. Non vola una parola, nessuno fiata. Anna trema. Si avvicina il primo. Lei non lo vede, ma sente il suo passo pesante sull'asfalto e sul brecciolino che provoca quel rumore fastidioso strusciando sull'asfalto. Si preoccupa e si dimena. Lui è alto 1,90 e peserà 120 kg. Spalle larghe e pancia grossa da vero camionista. Si tira fuori l'uccello e il Master gli passa un profilattico. Se l'infila. Un altro passo ed è sulla vacca in attesa. Lei si agita e mugugna nella ballgag, ma il gigante la sculaccia a destra e sinistra. Poi adagia le mani sulle chiappe della schiava, due badili che contengono tutti i suoi glutei. Mira in alto. - Alt – dice il Master, - solo il primo canale, il secondo è riservato. – Il gigante lo ...