Cinema 03
Data: 27/10/2017,
Categorie:
Prime Esperienze
Tabù
Voyeur
Autore: BelMoroItaliano, Fonte: xHamster
... suscitava imbarazzo e eccitamento allo stesso tempo e mi sorpresi nel constatare la potente erezione che mi premeva sui pantaloni.Umberto mi guardò con un mezzo sorriso, quasi mi stesse leggendo nel pensiero.Poi una macchina si accostò al marciapiede poco oltre il lampione dove stava ferma Paola.Ne scese una donna molto appariscente. Bionda, sulla cinquantina.Umberto e Giulio le andarono incontro, fermandosi proprio dove si trovava Paola.Evidentemente si conoscevano e pensai che si erano dati appuntamento proprio lì, perché si salutarono cordialmente e si misero a parlare.Seduto nella macchina osservavo la scena senza capire cosa si dicevano.A un certo punto Umberto doveva aver presentato mia moglie a quella signora perché vidi un cenno di saluto tra le due. Poi ebbi come la sensazione che il tema dell’argomento fosse proprio incentrato su mia moglie.Vidi Umberto prendere per un braccio Paola e avvicinarla meglio al lampione. Poi le abbassò le spalline del vestito, fino a scoprirle il seno prosperoso.Mentre Paola cercò di coprirsi le tette con le braccia, Umberto con disinvoltura le sollevò il bordo del vestito fino ai fianchi, scoprendola completamente.La luce tenue del lampione illuminò il corpo candido e completamente scoperto di mia moglie.Umberto sembrava che la stesse mostrando a quella signora come un articolo da regalo.La fece voltare, mostrando il sedere di mia moglie, poi la rivoltò di nuovo davanti.Le prese tra le mani le tette, strizzandole. Paola ebbe come un ...
... sussulto. Sembrava che Umberto ridesse, mentre parlava con quella donna.Era troppo, non potevo lasciare che quell’uomo continuasse a trattare in quel modo mia moglie.Scesi di s**tto dall’auto e mi diressi deciso verso di loro.“Adesso basta!, La smetta!”, disse avvicinandomi ad Umberto.L’uomo non sembrò accusare le mie rimostranze.“Su adesso si calmi”, intervenne Giulio. Il signor Umberto stava semplicemente mostrando a una sua cara amica, la signora Valeria, il corpo meraviglioso di sua moglie, non c’è motivo di arrabbiarsi.“Il motivo c’è eccome!”, dissi io.“Su venga, si calmi.” , mi disse Giulio e così dicendo mi accompagnò su una panchina nel parco dietro una siepe. “Si sieda. Faccia un bel respiro… su, è solamente un gioco”Io mi sedetti senza rispondergli, mentre lui ritornava da loro.Trassi dei profondi respiri, pensando mia moglie, a ciò che avevo visto, alle mie reazioni contrastanti, alla pericolosità di quel gioco.Alla fine decisi di riprendermi Paola, così mi alzai e tornai verso di loro.Ma quando arrivai nel vialetto, non c’era più nessuno.La macchina di quella signora era sparita e insieme a lei anche mia moglie. Non c’era traccia nemmeno di Umberto e Giulio.Fui assalito da una sensazione di angoscia e disperazione.Mi attaccai al telefono chiamando il cellulare di Paola.Lo dava staccato.Riprovai più volte, mentre camminavo nervosamente tra la mia macchina e il lampione dove avevo visto per l’ultima volta mia moglie.Poi il mio cellulare emise un trillo illuminandosi. ...