Racconti strapon la prima esperienza
Data: 22/08/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Franco1965
... giocare, un modo che non faceva altro che amplificare il piacere.
L’altro ieri rientrando dal lavoro, notai che c’era una “strana aria” a casa. La tavola era apparecchiata come succede per le grandi occasioni, in cucina c’era il mio piatto preferito, nell’aria il profumo di candele profumate. Che c’era qualcosa di strano lo vidi guardando gli occhi della mia donna, brillavano di una “luce particolare”, luce che di solito aveva quando “aveva voglia”. Non dissi nulla, ma già pregustai la serata, feci una doccia e mi accomodai a cenare. La conversazione andò avanti allegramente, aiutata da un buon bicchiere di rosso, nella mia mente già vedevo la mia donna a “pecora”, per offrirmi il suo culo, cosa che succedeva solamente nelle grandi occasioni. Arrivammo al dolce e lei si alzò, andò in cucina e prese un piccolo pacchetto, e con un sorriso birichino me lo porse dicendomi: “è per te amore mio, spero ti piaccia”, lo aprii incuriosito, era uno “strap on”. Un culo sarebbe stato offerto, ma sarebbe stato il…mio.
Mi domando semplicemente “vuoi?”, il mio “si” fu spontaneo, segno della voglia che avevo nell’essere “preso” dalla mia donna e giocare all’inversione dei ruoli.
Mi prese per mano e mi porto in camera, aveva preparato tutto. Dal comodino prese una crema lubrificante, si spogliò e indosso l’attrezzo, mi spogliò e mi mise sulla pancia, incastrò un cuscino in maniera da “esporre” il mio culo, apri l’anta dell’armadio e fece in modo che le nostre figure fossero ...
... inquadrate dallo specchio interno, abbassò la luce e inizio a leccarmi sulla schiena. Sentivo l’eccitazione crescere dentro di me, la sua lingua si fermava sempre più spesso sulle natiche, le sue mani “forzavano” i miei glutei, avvicinandosi a quel buchino che da li a poco avrebbero ospitato l’attrezzo che aveva tra le gambe, e che adesso mi sembrava grossissimo. Attendevo con curiosità “gustandomi” ogni istante, senti le sue dita esplorare l’interno del mio corpo, ebbi la consapevolezza della crema che avrebbe agevolato l’introduzione dello “strap”, e poi alla fine sentii la punta dell’attrezzo “forzare la mia apertura”. Mi irrigidii, e senti la sua voce dirmi di rilassarmi, cosi feci chiudendo gli occhi e aspettando.
Lo strapon avanzava dentro di me con una lentezza esasperante, centimetro dopo centimetro si faceva strada dentro il mio culetto, fino ad allora mai “abusato”. Arrivato al termine della lunghezza, la sentii dare l’ultimo colpo, poi inizio il movimento di “va e vieni”. Avvertivo la plastica lubrificata dalla crema andare avanti e indietro con facilità, apri gli occhi e dallo specchio vidi i nostri corpi uniti, cosi come vidi le sue tette che si muovevano seguendo il ritmo delle spinte che dava. Era un’esperienza magnifica, un esperienza mai provata fino ad allora, che mi stava però portando ad un orgasmo mai sperimentato. Sentii il piacere crescere dentro di me come una marea, il mio cazzo veniva stimolato dal “va e vieni” e alla fine esplosi come un vulcano, urlavo ...