1. L'organo meraviglioso


    Data: 23/08/2019, Categorie: Etero Autore: ilrosso, Fonte: Annunci69

    Eccomi, sono appena arrivato, il viaggio in treno è stato piacevole, è trascorso tutto molto velocemente, una sorpresa.
    
    Mi stai aspettando, ti guardo, sei timida, siamo in questa piccola stazione in riva al mare, la mia vita è dettata da orologi, telefonate, campanelle, annunci e treni, sto imparando ad accettare tutte queste novità, ormai d’aver imparato, gli ultimi anni sono stati di continui viaggi ed ora apprezzo spostarmi con questo mezzo, sono felice d’aver abbandonato l’autovettura.
    
    Sono certo che questa notte la tua routine si spezzerà, lo leggo nei tuoi occhi, sei giovane e bella, trovo strano che tuo marito ti lasci fuggire, mmm…sei tu che fuggi, c’è tensione, timore, preoccupazione nel tuo sguardo, penso sia normale al primo incontro, ciò non toglie che sono tutte potenzialmente distruttive ed io me ne dispiaccio.
    
    Un vero peccato visto le potenzialità che emergono dalla tua presenza, trasudi di fresco, di bello, sei luminosa ed il sorriso è molto sensuale, un incontro decisamente piacevole.
    
    Penso che quando non si riescono più a gestire le difficoltà che possono insorgere nei rapporti si corre il grave rischio di divenire “cuori spezzati” ed allora si scoppia, si la coppia scoppia e tra voi è semplicemente successo come a tanti altri.
    
    Proprio in questo attimo entro in gioco io, si in gioco, un gioco che non so quanto possa diventare importante, ma al momento è e rimane un gioco.
    
    Dopo una rapida azione di conoscenza, fatta da brevi scritti, ...
    ... telefonate ci stiamo approcciando cercando di scansionare gli aspetti che ci contraddistinguono, curando, con pazienza, di smussare toni e spigoli, creando una sorta di rete protettiva comune.
    
    I primi sguardi seguiti dai primi sorrisi fan sì che quasi non sentiamo il bisogno di salutarci, di presentarci, la sintonia è immediata, il lasciar scorrere il fiume come deve senza aver la fretta di raggiungere la foce, senza dover caricare o forzare parole inutili.
    
    Mi abbracci e sussurri al mio orecchio, ho l’autovettura qui fuori, tutto il fine settimana sarò sola, ho deciso di violare il talamo, desidero tenerezze ed evasione, insomma ho la necessità di respirare.
    
    Sarà la chimica, la fisicità, i fattori caratteriali comuni che ci spingono a dirigerci immediatamente alla tua abitazione ed appena varcata la soglia nella tua camera.
    
    Mi accarezzi lentamente, un lento movimento in crescendo, con le mani tra uno sguardo ed un sorriso inizi a spogliarmi, non oso interromperti nonostante voglia, in questo momento mi piace pensare che il tuo desiderio è mio e lo voglio assaggiare.
    
    Le mani stringono le mani, ti piace giocare, provocare, forse solo per un timore sommerso, i gesti ti aiutano a lasciarti percorrere dalle emozioni, a scioglierti.
    
    Sono rimasto immobile troppo a lungo ed ora non riesco più a dominare la mia passione, ti spoglio, il tuo seno è bollente, i tuoi occhi si sgranano, le mie mani ti percorrono, fanno conoscenza con il tuo corpo, con le tue intimità, quanto sei ...
«12»