1. Cap: Adrenalina e Catfighting


    Data: 25/08/2019, Categorie: pulp, Autore: Patrizia V.

    ... uno per mano, avvicinandomi le cappelle violacee alla bocca. Succhio prima uno poi l’altro, poi di nuovo il primo… Il meno maschio dei due mi viene addosso quasi subito: Franco emette un suono lamentoso e mi eiacula in mano. Dirigo il getto di sperma sul seno e mi delizio nel sentire il calore del seme coniugale che mi bagna le pocce. Poi riprendo in bocca la cappella, la succhio delle ultime gocce che mando giù senza esitare, e infine torno a dedicarmi al maschio dominante. Spompino e sgolino Jen per un altro paio di minuti, poi anche lui mi sborra addosso. Uno, due, tre spruzzi di sborra mi innaffiano le tette nude; dirigo gli schizzi sui capezzoli per gustarne meglio il calore appiccicoso, e mi inebrio nella mia stessa depravazione… Karin si avvicina e prende a leccarmi i seni grondanti di sborra, raccogliendo con la lingua ogni singola goccia di sperma biancastro e colloso per poi inghiottirla con evidente soddisfazione… Cazzo, che gioco eccitante! Sono intontita dal piacere. Jen controlla Pat, che è sempre appesa al soffitto, svenuta. Karin ridacchia divertita, e accende altri due spinelli. Lui commenta qualcosa in olandese, e lei apre la porta del camper lasciando entrare un po’ d’aria fresca. Usciamo nella notte per riprenderci e tirare una boccata di fumo. Mi guardo intorno: siamo in un tratturo di campagna, immerso nell’oscurità. Ci sono piante piuttosto alte tutto intorno, odore di umido e insetti da tutte le parti. Nessun’altra luce nelle vicinanze oltre a quelle ...
    ... del camper: solo all’orizzonte il bagliore delle città sulla costa. Io e Karin ci scambiamo un paio di volte il suo spinello mentre Franco assaggia quello di Jen. Mi scappa la pipì. Riesco a farlo capire a Jen, che alza le spalle e mi indica con aria indifferente il camper. Aspiro un’ultima boccata e torno dentro a cercare la toilette. E’ davvero minuscola, ma riesco a svuotarmi la vescica. Riesco, sollevata, e volto lo sguardo verso Pat: spero che adesso tocchi a me essere al centro dell’attenzione… La veneta si è svegliata: mi guarda con occhi iniettati di sangue. - Liberami… Esito; non sono sicura delle regole del gioco: - Non so se… - Liberami, cazzo! – all’improvviso Pat sembra davvero arrabbiata – Staccami da questo fottuto gancio o giuro che ti strappo le tette e mi ci faccio un frappè! Provo un fremito all’idea di subire quella violenza esagerata… Lo sguardo di Pat è glaciale, il tono perentorio. Non so dirle di no… Mi arrampico sul divanetto, mi allungo alle manette giocattolo e dopo un paio di tentativi faccio scattare il bottoncino che le sblocca. Uno scatto, e Pat ricade con i piedi per terra. Si aggrappa a me per reggersi, e io non so trattenermi: la abbraccio con foga e cerco la sua bocca da baciare… Ho una voglia pazzesca di lei. La veneta mi si scrolla di dosso con insofferenza: - Non adesso, scema! Mi piace quando mi tratta male. La vedo controllare l’orologio, poi giocare con i pulsanti come se non fosse soddisfatta di quel che legge sul quadrante. Quando ha ...
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