1. La mia storia con lui - Capitolo 4


    Data: 30/08/2019, Categorie: Masturbazione Gay / Bisex Autore: aramis45, Fonte: xHamster

    Capitolo 4LargoIl candeliere gettava sui muri i colori dell’arcobaleno. Shirley Temple era aperto sul pavimento. Fuori il buio cominciava a strisciare sugli alberi. Un debole vento cominciò a soffiare attraverso le finestre aperte, raffreddando il mio corpo nudo.Ben, anche lui nudo, col suo eccitante ed imbarazzante corpo di ragazzo, gridò: “Michele, non farlo! È solo Sergio!”Io lasciai cadere l’attizzatoio che tenevo stretto nella destra ed aprii le tende con la sinistra.Scioccato, rosso per l’eccitazione e notevole erezione!Io vidi un Bruno piuttosto mortificato che, solamente qualche ora prima, avevo visto a scuola, mentre mi ringraziava per avergli salvato il culo dalla punizione del professore. Era completamente vestito, indossava una canottiera bianca troppo stretta che mi permetteva di ammirare il contorno perfetto del suo bel torace mentre dalla cerniera aperta dei jeans la meravigliosa forma di un giovane cazzo di quindici centimetri puntava verso di me. Vidi l’orrore nei suoi profondi occhi blu. Sembrava un bell’uccello intrappolato in una gabbia nudo e con un’erezione completa. Le sue mani stavano menando vigorosamente la sua durezza mentre accanto a lui c’era un Sergio sorridente.“Merda santa!” Gridammo Ben ed io all’unisono.“Uh... ciao ragazzi.” Disse Sergio: “Volete finire il lavoro di Bruno?”Scuotemmo la testa, nonostante le proteste piuttosto infiammate che venivano da sotto, e cominciammo a vestici. Bruno emise un gutturale: “Uh, scusate...” E tentò di ...
    ... chiudere la zip come meglio poteva avendo ancora il cazzo duro, e sorrise: “Dannazione, ragazzi avete dato uno show indiavolato!” Ben ed io fummo piuttosto scioccati da questo commento da un ragazzo che avevamo sempre pensato fosse ‘dalla parte degli altri’. Rimanemmo ancora più scioccati quando si curvò e prese il cazzo duro di Sergio in bocca. Per il minuto seguente Ben si pentì di essersi rivestito e guardò il muoversi su e giù della bella testa bionda sul suo miglior amico. Chiusi le finestre che ora stavano cominciando a lasciar soffiare la furia dell’aria fredda di novembre di su quattro ragazzi che si stavano ammirando l’un l’altro i corpi.“Stai sbavando a bocca chiusa.” Bisbigliai nell’orecchio di Ben mentre gli schiaffeggiavo allegramente il culo: “Eppure non abbiamo scarsità d’acqua.”“Um... Michele? ““Sì, Ben? ““Uh... non importa.”“Ok. Vorresti vedere qualche cosa?” Senza aspettare la risposta, lo presi per mano e ci avvicinammo ai due calciatori completamente assorti. “Scusami.” Dissi tirando via Bruno dal cazzo pulsante di Sergio: “Ma credo che tu debba qualche cosa anche a me, Bruno.” Lui sorrise. Ancora una volta quei due incantevoli lampi blu mi fecero sorridere. Il calore che emanava dall’uccello a dieci centimetri dalla mia faccia era tremendo. Afferrai i suoi quindici centimetri e cominciai lentamente a carezzarli. Bruno aveva fatto veramente un bel lavoro inumidendolo per le mie mani (e speravo anche per il mio sedere più tardi). Stavo quasi per portare la sua ...
«1234»