Cronache di una ventiduenne disadattata. Vol. I. La montagna
Data: 31/08/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Flame
-Giorno 01- Buon Non compleanno. Mi sveglio in penombra, non so che ore siano, non so se è mattina, pomeriggio o sera, il tempo ha perso importanza una volta varcata la soglia di questa casa. Mi metto a sedere, il piumone mi copre la pelle nuda, guardo i polsi, delle striature rosse fungono da ornamento con l'indice percorro gli origami segnati sul corpo. È stato irruento, non abbiamo perso tempo e subito ci siamo calati nei nostri rispettivi ruoli, se proprio di ruoli si vuol parlare, io credo che tutto faccia parte del nostro essere. Noi due insieme siamo così: siamo complementari, una marionetta non può essere animata senza il suo marionettista. Io lo sono, ho capito di essere la sua bambola con i fili, lui sa come muoverli. Lui… bhè… è Lui non c'è nient’altro da dire. Lo vedo entrare come un ombra nera, il suo viso è illuminato dalle candele della torta, sorride poco ma quando lo fa lo trovo bellissimo. Glielo faccio presente quando posso. -Buon non compleanno Alice!- -Grazie!- rispondo, non posso fare almeno di sorridere, raggiante come una bambina il giorno di Natale intenta a scartare regali. Ora vi starete chiedendo il Cappellaio matto, Stregatto, Bianconiglio, dove sono? No, non c'è nessuno. Solo io e il Marionettista. Lui è vero, esiste, non me lo sono inventato. Continua a sorridere, sembra contento e questo mi rincuora. Esprimo il mio desiderio e soffio ventidue candeline. Ecco dovete sapere che io sono una disadattata, non ho mai festeggiato un compleanno nel ...
... modo migliore, alla fine ho perso la speranza rinunciando, da qui nasce la mia idea del non compleanno, lui l'ha reso il migliore di sempre! Mi ha dato da mangiare la torta, sapete? Vi starete chiedendo come… con le dita ovvio! Mi ha legato nuovamente i polsi alla sbarra del letto, un nodo ben stretto con la cinta. Prendeva dei ciuffetti di panna con le dita e le portava alle labbra, io succhiavo come se fossero un cazzo, i suoi occhi brillavano, i miei erano già persi per il desiderio. Mi ha sporcato di panna i capezzoli, li ha leccati. Mi ha aperto le gambe e ha mangiato un pezzo di torta dalla mia fica esposta, vogliosa. Mischiava il mio sapore a quello del dolce, percepivo la sua lingua, i suoi denti, le sue labbra. Il mio piacere divenne intenso mentre la fetta diminuiva, mi sfiorava il clitoride teso e rosso; i suoi denti mi hanno strappato un urlo di dolore e piacere insieme, la sua lingua ha raccolto tutto il mio desiderio per lui mentre ero scossa dai tremiti dell'orgasmo. Il suo cazzo duro con la cappella gonfia e violacea svettava davanti il mio viso, lucidavo il suo glande sporco di panna, facevo roteare la lingua lentamente, succhiavo per saggiare il sapore. Rude mi afferrò i capelli e lo spinse in gola, rincorreva un piacere animalesco, entrambi abbandonati al nostro essere, venne nella mia gola con intensi fiotti vischiosi. I miei sensi furono appagati. Poco dopo ero immersa in una vasca d'acqua profumata, la schiuma mi copriva del tutto, lui era dietro di me e ...