L'INTESA
Data: 28/10/2017,
Categorie:
Sensazioni
Dominazione / BDSM
Autore: Giovanna, Fonte: RaccontiMilu
... non accadde proprio nulla.Passò un anno ed io, eccitato dai ricordi, aspettavo l�estate pieno di speranze. Ma le cose andarono diversamente dai miei desideri e potei raggiungere la casa della zia solo a fine Agosto, inoltre le ragazze non c�erano per una vacanza comune; solo mia cugina non era partita perché si era beccata la varicella.Nonostante mi snobbasse, fingendosi donna, quando le chiesi se ci saremmo potuti vedere la notte, rispose laconicamente: �Forse ... �Quella sera a cena, lo zio, un omone sulla sessantina con i baffi all�antica e certe mani robuste da far paura, si tenne lontano dal fiasco di vino.- Stasera devo guidare � disse perentorio, col solito ghigno scanzonato che lo contraddistingueva.- E dove devi andare? � disse mia zia abbastanza sorpresa.- Stamattina ho parlato con Giorgio e gli altri ... facciamo a turno un giretto, la sera, per cercare di beccare la volpe ... ricordi? Te lo dissi domenica. Sta facendo strage di galline e conigli. �- Mah � replicò zia � spero che sta� cazzo di volpe non si trovi in paese, nel vicolo alle spalle dell�Osteria! � e guardò torva mio zio, che sbuffò, mentre sfuggiva con gli occhi da un�altra parte.- Sempre malfidata, tu, eh? � disse � Ti sbagli, come il solito ... anzi ... � finse di guardarsi intorno innocentemente - Ecco, mi faccio accompagnare da tuo nipote, va bene? � la guardò trionfante � così ti togli tutti i grilli dalla testa. Errico, stasera si va a caccia, sei contento? �Non ero contento e detestavo la ...
... caccia ma ormai mi aveva incastrato.- Vado a preparare la macchina! � poi, allontanandosi: - Mariarosa, dormi con la mamma, così quando torno mi arrangio nella camera tua e non vi sveglio. �La ragazza ed io ci lanciammo uno sguardo deluso, svaniva ogni ipotesi di incontro clandestino.Verso le dieci, fattosi buio, zio mi piazzò in mano un pesante fucile a doppia canna. La vecchia Alfa ci aspettava e in pochi momenti superammo il cancello avventurandoci tra i campi e i vigneti, per stradine sterrate che solo chi conosce può ricalcare.Dopo un quarto d�ora di perlustrazione, mio zio che non aveva detto una sola parola, si fermò in uno spiazzo circondato da vitigni, lontano da ogni fattoria.- Vado a pisciare, Errico � disse disinvolto � se ti va, scendi pure tu. �Non avevo molta confidenza con lo zio, mi sembrò giusto mostrami maschio ... uno di quelli che sputano e pisciano dove capita. Quindi scesi, muovendomi tentoni nel buio.Poi lui si appoggiò alla macchina e con lentezza accese uno spezzone di Toscano.- Hai mai visto tante stelle? � disse lo zio guardando in alto.- Che meraviglia! � dissi incantato. Eravamo appoggiati alla macchina, uno a fianco all�altro ma ero troppo giovane per apprezzare il panorama e mi stavo già annoiando.Però, le parole, pronunciate con determinazione, poco dopo mi fecero mancare il terreno sotto i piedi:- Ma tu non ti vergogni a vestirti da femmina? �Il mondo mi precipitò addosso, capii tutto all�improvviso e capii che lo zio ci aveva visto l�estate ...