1. Il piacere è tutto nostro - Parte 1


    Data: 02/09/2019, Categorie: Masturbazione Autore: lemongrass7, Fonte: EroticiRacconti

    È il mio primo racconto e, ovviamente, è il primo che pubblico. La storia è parzialmente inventata e spero vi piaccia. La luce del mattino la colse addormentata supina, col braccio sul viso nel tentativo di coprirsi e l'altra mano appoggiata sulla pancia nuda. Sentì bruciare gli occhi per via della luce e del prematuro risveglio. Con fare assonnato e scocciato si allungò verso il telefono. Le 6.30, aveva ancora un'ora prima che la sveglia suonasse. Di solito adorava questi momenti, in cui scopriva di poter dormire ancora, ma quel giorno non riusciva a riprendere sonno, il che accese in lei un profondo senso di disapprovazione. Lui, d'altra parte, se ne stava sdraiato a pancia in su, accaldato come sempre. Le lenzuola erano accartocciate in fondo al letto e la maglietta mandata a riposare sul pavimento, i pantaloncini del pigiama ancora piegati sulla sedia. Si fermò a pensare a quanto erano diversi, da questo punto di vista: lei, così freddolosa e sempre coperta fino al naso, lui sempre così "aperto", nella vita come nel sonno. Il suo petto si alzava e si abbassava seguendo il ritmo del suo respiro. Fu impossibile per lei non pensare a come battesse forte il suo cuore, la sera prima, dopo che avevano fatto l'amore, e a come lei si fosse appoggiata proprio lì per ascoltarlo. Avrebbe voluto farlo anche ora, ma non voleva svegliarlo. Il suo sguardo si spostò dal petto di lui alle sue labbra dischiuse, da cui usciva un leggero rivolo di saliva che le fece provare un forte senso di ...
    ... tenerezza. Si sentiva a casa. Un movimento improvviso la distolse da questi pensieri. Abbassò lo sguardo e lo vide: il suo pene si stava esibendo in piccoli movimenti involontari dovuti ad un'erezione mattutina. Le mutande ne disegnavano in maniera perfettamente accurata il profilo, costringendolo dentro di esse contro la sua volontà, che era quella, chiara, di uscire. Lo osservò dapprima in modo innocente, intenerito, poi, non riuscendo a distoglierne lo sguardo, si ritrovò a pensare a quante volte lo aveva accarezzato così, attraverso le mutande, o ne aveva estratto appena la punta per leccarla, o a quante volte, ultima delle quali la sera precedente, vi si era seduta sopra, accogliendolo completamente dentro di sé per poi muoversi prima lentamente e poi sempre più veloce, finché entrambi non avevano goduto. Improvvisamente si rese conto di avere caldo e decise di scostarsi i capelli dalla fronte sudata. Sfiorandosi il seno per caso, si accorse di quanto i suoi capezzoli fossero duri ed esposti, tanto da risultare ben visibili attraverso il tessuto della canottiera. Vederli in questo modo la eccitò, ma probabilmente rese solo palese un'eccitazione già latente, che le faceva provare dei brividi nella parte bassa del proprio ventre. Quasi senza accorgersene, si ritrovò a coccolarsi la pancia, appena sopra all'elastico delle mutande. Era un gesto, lo sapeva, che faceva spesso prima di concedersi un po' di piacere solitario. Ma ora era diverso, ora c'era lui di fianco a lei, e ...
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