1. La mia maestra preferita.


    Data: 28/10/2017, Categorie: Etero Autore: fioccorosso, Fonte: RaccontiMilu

    Una veloce occhiata al calendario. Al vedere il segnetto rosso scatta un pensiero �domani dovrebbero arrivare...se sono fortunata dopodomani...� una smorfia ed uno sbuffo, prima di infilarti il cappotto �prevedo mal di pancia entro stasera...�. Le chiavi fanno scattare la serratura di casa. �Il buon giorno si vede dal mattino...� Pensi, salendo in macchina per andare al lavoro. Il cielo plumbeo, cupo come la giornata che pare avrai al lavoro.-Anche per oggi il lavoro con quelle tremende pesti era finito. Un saluto alle colleghe, alle bidelle, agli ultimi ritardatari ed ai loro genitori...quattro passi fino al parcheggio e poi finalmente in auto, verso casa. Apri la porta posteriore e sistemi sul sedile la giacca, la borsa ed un pacco di quaderni pesante come una casa. Un distratto sguardo verso una macchina lì vicina ti fa scorgere la nuova collega, appena uscita dall'università, mentre chiacchiera con il nuovo insegnante di motoria. �Civetta...�: un pensiero che ti passa veloce per la mente, senza lasciare segno. Apparentemente. Chiudi la portiera posteriore ed apri quella anteriore, alposto del guidatore. La gonna si alza leggermente mentre ti infili in auto. Un noncurante gesto e la macchina parte. Mentre fai manovra ti accorgi di quanto sia diventato automatico il guidare...i ricordi volano per un attimo alle prime lezioni di guida , con la pandina scassata: �schiaccia la frizione...marcia dentro...lascia la frizione e vai di acceleratore... frizione...marcia ...
    ... fuori...marcia dentro...acceleratore...dentro...fuori...dentro...fuori...�. Il TUO insegnante di motoria...�sì...perchè anche lui da giovane lo faceva.� Il pensiero del tuo lui...che ti ha insegnato a guidare... che ti ha insegnato a... un sorriso malizioso si apre la strada sul tuo bel volto. Un improvviso fremito tra le cosce �...dentro...fuori...anche la prima volta...dentro...fuori... rilassa...contrai...rilassa...contrai...�. Lasci il parcheggio e ti avvii verso casa. Casa nostra. Dopo un primo momento di divertimento, legato ai ricordi di quanto siamo stati buffi...impacciati... le prime volte... ti accorgi che il fremito non si è sopito....che un lieve prurito è ancora vivo...tra le gambe. Pensi al tuo lui...al suo sedere, ancora sufficientemente in forma da renderti fiera che sia tuo. Hai una gran voglia di morderlo quel sedere. La sensazione, sotto le tue mutandine, si acuisce, diventa prurito. Non di quello fastidioso...ma di quello che genera piacevole calore, se opportunamente stuzzicato. Stringi per un attimo il cambio, con la destra. Ti godi la sensazione calda del cuoio del pomello...la durezza dell'asta che sta sotto...proprio come... un altro sorriso malizioso. Lasci la leva ed appoggi la mano sulla coscia, fremendo al contatto. Le dita scivolano sul bordo della gonna e lo alzano, per lasciar spazio. I polpastrelli si ritrovano sulla superficie umida delle mutandine, la accarezzano. Nell'abitacolo inizia a farsi strada un odore che il tuo lui definirebbe PROFUMO, che il ...
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