Pompino in tre
Data: 29/10/2017,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: ronemi, Fonte: Annunci69
Arrivato a Roma, mi recai subito in albergo per farmi una doccia e uscire di nuovo alla ricerca di avventura.
Mi recai in Club privè e chiedendo informazioni sull'andamento della serata, la titolare del locale mi disse che erono tutti disponibili a giocare tranne una coppia che era lì solo per assistere allo speccacolo di spogliarello che ci sarebbe stato da li a poco.
Nel locale mi recai verso il piano bar e notai la coppia, appartati in un angolino, che guardavano lo spettacolo.
I due mi intrigavano, ma sapendo che non giocavano, mi dovetti accontentare di fare amicizia con gli altri del club. Finito lo spettacolo, i due si alzarono per andarsene. All'uscita i due si accorgono della mia presenza e del mio quasi pedinamento, quando il Lui torna indietro verso di me e mi disse: "cerchi qualcosa?". Io un pò impaurito per il tono alquanto brusco, mi faccio coraggio e cerco di fare amicizia. Non accettando l'invito, mi saluta e si volta per raggiungere la signora quando di colpo si ferma e mi dice: "ti piacciono gli uomini?";
a quella domanda feci un sorriso di sollievo e risposi: "mi piace tutto del sesso, maschio o donna che sia".
A questa risposta lui annuì e mi allungò la mano per salutrmi. Si chiamavano Luca e Alessandra.
Tutti e tre ci incamminammo verso la loro macchina, parcheggiata in un garage a pagamento, e mentre facevamo conoscenza parlando dei nostri gusti sessuali mi dissero che prima di recarsi a casa volevano una prova della mia ...
... bisessualità.
Quindi, ci mettemmo tutte e tre in un angolo appartato del garage dove nessuno ci potesse vedere.
Luca si slacciò i pantaloni e fece uscire una sberla di cazzo. Io restai con la bocca aperta senza proferire parole per la meraviglia, bellezza e grossezza sino a quando lui mi disse: "non restari impalato con la bocca aperta ma riempila con il mio cazzone";a quelle parole, mi inginocchiai per prendere in bocca quel cazzone elefantiaco.
Alessandra ammirava lo spettacolo, quando Luca gli fece un cenno di avvicinarsi per iniziare a pomiciare.
Il marito preso dalla foga incominciava a stantuffarmi in bocca come se fosse un martello pneumatico, il suo uccello era bello grosso con una cappella rosso fuoco che mi entrava sino in gola e mentre io succhiavo, succhiavo e continuavo a succhiare e ogni tanto ero costretto a fermarmi per riprendere fiato.
A un certo punto decidemmo di sistemarci meglio, Alessandra fu messa di spalle al muro continuando a baciare Luca come due innamorati che non si vedevano chissà da quando tempo ed io messo in ginocchio in mezzo a loro che pompavo quel bellissimo cazzone. La cosa era intrigante perchè a un certo punto avevamo sincronizzato il ritmo in moda che Lui mi stantuffava e ad ogni colpo la mia testa sbatteva contro il ventre di Lei; Alessandra di contro spingeva con il ventre contro la mia testa mandamdomi a sbattere contro il cazzo del marito.
La cosa mi aveva talmente eccitato che incominciai ad infilare le mani nelle natiche di ...