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LA SEGRETARIA
Data: 05/09/2019, Categorie: Feticismo Autore: claudio74, Fonte: xHamster
... come una molla al solo rumore.Quel giochetto che metteva a dura prova i suoi nervi Mi piaceva.Ritornai a girare intorno allo schiavo inginocchiato nudo a terra.La sua pelle si era rivestita di una patina di sudore freddo e le sue estremità tremavano leggermente: la cosa Mi diede una certa soddisfazione perché capivo che lo stavo dominando e lui non aveva il coraggio di ribellarsi.Una terza schioccata partì dalla Mia frusta ma, questa volta, subito dopo quel colpo a vuoto ne lanciai immediatamente un altro che andò a colpire le natiche indifese dello schiavo.La sua reazione fu per Me particolarmente divertente:alla prima schioccata a vuoto, infatti, lui inarcò leggermente la schiena e, mentre tornava in posizione completamente accovacciata, quando meno se lo aspettava, fu colpito da una staffilata sui glutei che lo fece sussultare dall'estremo dolore e che gli generò un gemito di sofferenza che non riuscì a controllare.Emisi una risatina sadica e crudele mentre lui ansimava per il male subito.Mi avvicinai e guardai il segno lasciato dalla frusta:ebbi quasi un'orgasmo nel notare il solco rosso-brunastro perfettamente dritto e lungo sui glutei bianchi del Mio schiavo.Mi rialzai dopo qualche minuto di estasiata contemplazione del Mio capolavoro che, però, ritenni ovviamente incompiuto.Tornai a camminare attorno al Mio schiavo inerme e fu un piacere notare il suo corpo tremare d'orrore al Mio cospetto.Si udì un nuovo sibilo e una nuova staffilata si stampò sui glutei dello ...
... schiavo.Questa volta avevo cercato di impartire maggior forza alla frusta ed infatti il risultato fu decisamente migliore:un secondo solco esattamente parallello sopra il precedente grondava sangue rosso vivo che colava sulle natiche scivolando poi sul marmo verdognolo del pavimento imbrattandolo con un contrasto di colori suggestivo e, per Me, eccitantissimo.Il Mio servo aveva risposto alla frustata con un urlo disumano che era rimbombato in tutto l'ufficio.-Stai in silenzio.-dissi perfida e crudele.Ripresi a camminare intorno a quell'inutile verme che tremava accovacciato incapace di ribellarsi alla Mia potenza.Anche quella Mia superiorità nei suoi confronti Mi faceva impazzire dal piacere.I Miei passi risuonavano lenti ma ritmati nell'ufficio.Di sottofondo si udivano solo i mugugni dello schiavo sofferente.Mentre camminavo ancora iniziai a colpire le natiche del Mio schiavo con estrema e sadica violenza non una ma più volte, come in preda a un raptus crudele.Continuando a saltellare ora a destra ora a sinistra delle sue natiche colpii lo schiavo con decine e decine di tremende staffilate senza curarMi minimamente delle sue ripetute e strazianti grida di dolore.Quando, finalmente esausta, smisi di colpirlo Mi sedetti sulla poltrona in pelle nera accavallando le gambe senza controllare il risultato di quel mostruoso trattamento.Presa dalla stanchezza Mi concesi una sigaretta e, proprio mentre la stavo assaporando, guardai il Mio schiavo.La sua posizione non era più compostamente ...