1. io, Mariangela e lo zio


    Data: 12/09/2019, Categorie: Etero Incesti Autoerotismo Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu

    ... lasciarla in camera mentre lui guardava la tv, ma qualche tempo dopo pretese che lei stesse in salotto con lui, e qui cominciò con le domande su lavoro, amicizie, per poi entrare in particolari più intimi. Il carattere arrendevole, quasi succube di Mariangela, non le permise di reagire quando lui cominciò a farle apprezzamenti pesanti per poi passare a carezze non richieste. Lui la minacciava di parlare con la madre inventandosi chissà cosa e così la costrinse a accettare prima di essere accarezzata intimamente lei, poi di essere lei a masturbarlo e poi��� ma forse tutto si capirà meglio dalle parole dirette di Mariangela:�Quando tornò Zio Arnaldo, che era stato all�estero per lavoro, venne a abitare vicino a noi intraprendendo una piccola attività artigiana di muratore. Prima, quando i miei genitori si assentavano, mi facevano stare a casa di una vicina, una signora anziana che aveva bisogno di compagnia. Era buona, non era male stare con lei ma avrebbe raccontato ai miei ogni cosa se avessi provato a uscire anche solo per andare a prendere un gelato con le amiche. Poi si ammalò e andò a vivere a casa di una figlia e quindi i genitori non sapevano a chi affidarmi. Anche se ero già maggiorenne e lavoravo in quel negozio non si fidavano a lasciarmi da sola. Così venne in mente a mamma di chiedere allo zio di passare la serata da noi in attesa del loro rientro. Le prime volte io restavo nella mia camera e lui in salotto a guardare la TV, poi però volle che gli facessi ...
    ... compagnia, guardando la TV assieme o chiacchierando. Non mi dispiaceva parlare con lui, era un diversivo alla monotonia ma poi cominciò a fare domande più personali. Voleva sapere se conoscevo dei ragazzi, se avevo un moroso, cosa facevo con lui, se avevo avuto esperienze sessuali. Non s�accontentava delle mie risposte negative, ricordo ancora che ripeteva sempre:- non &egrave possibile che una bella ragazza come te non abbia mai limonato con qualcuno. Dimmi la verità, so che sei ancora vergine ma l�hai mai preso in mano, in bocca? �Io mi vergognavo a sentirmi fare quelle domande e rispondevo sempre di no, che per paura di mamma ero sempre stata lontana dai ragazzi, ma lui ogni volta, ormai era un�abitudine che venisse da noi quando i miei non c�erano, mi faceva le stesse domande e scuoteva la testa dicendo di non credermi.Un giorno andò oltre, a cena lo avevo visto bere parecchio vino, e allungò le mani verso il mio seno. Mi disse: - possibile che mai nessuno ti abbia toccata così? �Mi scostai da lui ma mi afferrò per un braccio facendomi anche male e mi minacciò: - non fare la riottosa, lo zio vuole solo sentire quanto sei morbida, o devo dire a tua madre che sei stata sgarbata con me? �La paura di mia madre, dei suoi ceffoni, mi fece accettare le sue carezze. Mi palpò i seni per parecchio tempo, passando dall�uno all�altro, poi pretese che glieli facessi vedere. Mi ribellai ma la minaccia di uno schiaffo mi fece arrendere. Mi aprì la camicetta, mi alzò il reggiseno e riprese a ...
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