io, Mariangela e lo zio
Data: 12/09/2019,
Categorie:
Etero
Incesti
Autoerotismo
Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu
... toccarglielo, e nemmeno farmi sporcare la mano. Ero stata sì curiosa ma ne avrei fatto volentieri a meno. Invece il bacio mi era piaciuto, avrei passato la serata a farlo, la mia lingua incontrandosi con la sua mi mandava segnali forti alla micina, a tutto il corpo.Mi toccai ancora nel mio letto, già più esperta della prima volta, e nel farlo non pensai la suo cazzo, al suo seme, ma solo alla sua bocca, alla sua lingua dentro di me.Purtroppo lo zio non si limitò a quello, già dalla volta dopo pretese di più. Iniziò col farmelo prendere in mano, e non mi feci problemi, la mia mano andava da sola, l�importante era che sentissi la sua bocca sulla mia. Solo quello m�importava, il contatto tra le nostre lingue, sentire la sua dentro la mia bocca, la mia nella sua, avvolgerle insieme le labbra strette le une alle altre. Mi piaceva da impazzire e mi sentivo inumidire mentre lo baciavo.Si staccò da me che ancora mi protendevo verso di lui e mi parlò: - ehi, calmati nipotina, è bello baciarti mentre me lo tocchi ma voglio provare anche una cosa nuova. Che ne dici di usare le tua labbra e la tua lingua su di lui? �Ci misi qualche secondo a capire cosa volesse. Sapevo dai discorsi con le mie amiche che si chiamava pompino, loro lo facevano ai propri ragazzi, ma io��. Non lo so, mi disturbava l�idea. Ricordati che fino alla volta prima non avevo mai visto né toccato un cazzo, figuriamoci mettermelo in bocca. In più sentivo che era sbagliato farlo con lui, la volta prima l�avevo ...
... toccato solo perché contemporaneamente mi baciava, ma ora�.. non potevo fare entrambe le cose contemporaneamente. Lo zio insisteva, rifiutandosi di baciarmi ancora. Anzi mi prese la testa e me la spinse in basso. Me lo trovai a pochi centimetri dal viso e ancora mi tirai indietro. Lo zio s�arrabbiò, mi minacciò di prendermi a schiaffi se non gliel�avessi preso in bocca. Alla fine mi decisi, allungai la lingua temendo di trovar un sapore non di mio gradimento. Non fu così, non era spiacevole come gusto ma�.. non sapevo cosa fare. Glielo dissi e lui mi guidò con la voce. Mi disse di scoprirne per bene la testa con la mano e poi di leccarla tutta intorno. Lo feci. Poi di prenderne in bocca la punta e succhiare. Lo feci. Un mugolio di approvazione mi disse che gli piaceva. Mi invitò a fare su e giù con la testa, facendolo entrare ogni volta di più. Eseguii ciò che mi diceva a lo feci entrare e uscire a più riprese fino a prenderlo tutto dentro. Ora che ho visto il tuo so che il suo non è poi così grande, ma allora mi sembrava di aver fatto una cosa impossibile. Mi disse di restare così per un po� ma non riuscivo a respirare bene. Me lo tolsi di bocca e lo guardai. Non lo riconoscevo. Le guance mal rasate erano rosso fuoco, gli occhi sprizzavano lampi d�eccitazione. Mi spinse ancora la testa sul suo cazzo e io lo ripresi in bocca, ora sapevo cosa fare e lo feci mentre lui gemeva sempre più intensamente. Mentre lo facevo pensavo, la mia curiosità in merito era appagata, anche se ...