1. Agosto cittadino


    Data: 13/09/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: monsterdark, Fonte: RaccontiMilu

    ... dopo avermelo scritto, scavalli le gambe e le allarghi un pochino..per non più di due secondi, ma sufficienti a lasciarmi intravedere il tuo sesso glabro privo di intimo. Seppur breve, quella visione mi manda su di giri e mi indurisce il sesso.- Non ho visto bene, che cosa suggerisci dovrei guardare?Sorridi, divertita dal gioco. Lentamente riapri in po� le gambe e vedo quel bellissimo frutto che mi chiama a sé.. prima di essere ricoperto con la gonna molto velocemente. Clienti in negozio da te. Il sesso che mi pulsa eccitato.Mi sistemo meglio con la sedia, in modo che appena potrai riprendere il gioco, sarò in prima fila. Mi eccita da morire questa tua sfrontatezza, il tuo desiderio di intrigarmi ed irretirmi incurante di dove siamo e di chi ti può vedere.I clienti escono, tu ti appoggi al bancone, in piedi.- Allora, dove eravamo rimasti?- Stavi mostrandomi la tua sbadataggine nel vestirti..Sorridi.- Ah giusto, ti stavo mostrando che mi ero dimenticata le mutandine..ora mi risiedo, così puoi ammirare meglio..Sposti lo sgabello in una posizione in cui puoi nascondere meglio i tuoi movimenti agli avventori degli altri negozi e nel farlo sporgi maliziosamente il tuo culetto verso la mia posizione, indugiando più del dovuto nel trovare la posizione adatta; il sapere che sotto la gonna null�altro copre i tuoi splendidi glutei, mi fa impazzire.- Sistemato bene lo sgabello? Se vuoi vengo a darti una mano..- Non è una mano quello che vorrei da te adesso�- E cosa vorresti?- Ci penso ...
    ... e te lo dico..intanto smetti di fissare le altre ragazze che passano, qui c�è di meglio..Sorrido divertito (tra l�altro, mi hai beccato alla grande) e mi rimetto ad osservarti. Fai finta di ricontrollare gli ordini al computer, ma le tue gambe sembrano dotate di vita propria, aprendosi e chiudendosi maliziosamente e aritmicamente, quel tanto che basta per farmi intravedere spesso la tua micina, ma non così tanto da lasciarmela ammirare con calma. Ogni tanto mi guardi, ti assicuri che io ti stia osservando ma non c�è pericolo che io stacchi gli occhi da te.Clienti aprono la porta del mio ufficio ridestandomi dall�incantesimo, e facendomi perdere di vista quello che stai facendo. Cerco di concentrarmi sul lavoro, ma il mio impegno maggiore è per cercare i nascondere la mia evidente erezione che non accenna a calare perché il mio pensiero continua a tornare a te e alla tua dolce tortura. Finisco il lavoro, e torno a fissarti.Mi stai guardando anche tu, le tue gambe leggermente divaricate e il tuo sesso glabro bene in vista, solo per me.- Ti voglio.- Sono qui, vieni a prendermi.Usciamo entrambi nella calura estiva, febbrilmente chiudiamo le porte, i cartelli �torno subito� appesi alle vetrine, ti prendo per mano e quasi di corsa ti trascino verso il mio magazzino (mai stato più felice di averlo). Dentro, oltre alla penombra e ad un pochino di frescura, solo scaffali con scatoloni di depliant, un tavolino e due sedi su cui in pausa a volte mi concedo un breve sonnellino.Ti guardi ...