1. I sogni son desideri


    Data: 13/09/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: Kygerlitor, Fonte: Annunci69

    ... ma per come successe.
    
    Perché fu come se fosse destino che succedesse.
    
    Destandosi, dopo l’orgasmo delle amiche, dalla trance mentale che lo ha avvolto alla visione di quell’amplesso, dolce e sfrenato al contempo, si accorse della dolorosa erezione che si ergeva nei pantaloni.
    
    Per tutto il tempo era rimasto immobile, incapace di fare nulla, a bocca aperta per respirare, col fiato corto e la testa persa.
    
    Le due ragazze, nude e coi tacchi alti sono l’esemplificazione della sensualità, Veneri che nascevano di flutti dei loro stessi fluidi corporei.
    
    Si avvicinano a lui con incredibile sincronismo, con un’intesa istintiva.
    
    Posano simultaneamente le loro labbra ai lati della bocca di lui e forzano, con le loro lingue, l’accesso alla sua cavità orale.
    
    Ora è lui a tremare; i corpi nudi di due belle donne contro il suo ancora ricoperto di vestiti, le tre lingue si toccano e si rincorrono, sei paia di labbra reclamano le altrui attenzioni; chiunque egli od ella fosse.
    
    Quattro mani femminili fanno giustizia della differente condizione d’abbigliamento, prima la maglia, poi i pantaloni le scarpe e le calze si ammucchiano a terra.
    
    I sottili boxer non riescono a mascherare l’erezione dell’uomo che ormai è in uno stato d’eccitazione mai provato.
    
    Una per lato cominciano a baciagli il viso, il collo, scendono su un capezzolo a testa e cominciano a succhiarlo e morderlo non smettendo contemporaneamente di accarezzarlo ed accarezzarsi reciprocamente; per poi ...
    ... risalire e baciarsi a due a due o tutti assieme.
    
    Arrivano, scendendo piano piano, baciandolo e leccandolo, fino ai boxer che erano bagnati sul davanti dalle abbondanti secrezioni pre spermatiche.
    
    Cristina lo conosce ormai, queste secrezioni sono un loro gioco, lei lo prende sulla lingua e poi si baciano scambiandosi il fluido; lo fanno anche quando lui la leccava fino a farla godere o quando si scambiano i loro sapori dopo i reciproci orgasmi.
    
    Era una cosa che mandava in estasi Cristina, più di una volta lei è venuta al solo sentire lo sperma colpirle il palato o la parete dell’antro anale, durante le appaganti sessioni di sesso nel secondo canale o quando la cervice dell’utero viene allagata dopo una cavalcata selvaggia.
    
    Adesso avrebbe dovuto condividere il succo di quel cazzo, che ormai riconosceva come sua proprietà, con una sconosciuta a cui, peraltro, aveva appena fatto un ditalino bagnandosi la mano dei suoi umori. -Che cazzo di situazione! - Ce l’avrebbe fatta?
    
    Cristina prende possesso della sua “proprietà” abbassando violentemente i boxer del compagno e fagocitando il membro eretto per tutta la sua lunghezza in un solo unico movimento.
    
    Sa che è una cosa che lo manda nei matti!
    
    Gode di questo perché, per lei, averlo in bocca non era un cosa umiliante e sottomessa come invece tante donne credono.
    
    In quel momento è lei che comanda, lei lo sa bene e lui pure.
    
    In quel momento lui è la parte debole, un morso deciso può fare danni incalcolabili in quei ...
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