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Mariangela - Ovvero come scoparsi la mamma piano piano.
Data: 14/09/2019, Categorie: Incesti Autore: makaresco
... per qualche minuto davanti allo specchio. A volte provava a sollevare le pesanti tette con le mani, quasi a provare che più su di così non sarebbero potute andare.Per me era tutto materiale da sega. Mi eccitavo a guardarla. Mi eccitavo a pensarla. A quel tempo non avevo bisogno di altro�Sfruttare le occasioni�----------------------------------Se uno non ci pensa difficilmente troverà della malizia ma sono molti i comportamenti di una mamma che possono dare luogo ad eccitazione. Il mare, ad esempio, è una fonte inesauribile di atteggiamenti ambigui.Mi mettevo bocconi sull�asciugamano, anche per nascondere l�imminente erezione che sarebbe da li a poco arrivata, e fingendo di dormire la osservavo prendere il sole. Il massimo per me era quando si girava di lato ad afferare qualcosa. Lo slip del costume gli si infilava sempre tra le chiappe e io potevo ammirare il suo splendido culo anche se solo per qualche secondo. Il cazzo ovviamente mi si rizzava ed una voglia irrefrenabile di spingere il bacino verso il basso mi prendeva all�istante. Ah! ..Come avrei voluto girarmi e farglielo vedere�Chissà come avrebbe reagito.Sempre in spiaggia mettendosi prona per abbronzarsi il dietro usava slacciarsi il reggiseno per evitare il segno del costume sulle spalle. Prima o poi si sarebbe dovuta girare ed io, paziente, sapevo che a quel punto la gravità avrebbe fatto il resto. Una volta le ha persino lasciate stare al vento. Forse pensava che nessuno la osservasse, tantomeno il suo ...
... asessuato bambino.Fu uno spettacolo fantastico. L�ho vista girarsi di scatto e sollevandosi cercare di mettere a posto il reggiseno. Un gesto naturale come molte donne in spiaggia usano fare. Però quella volta qualcosa andò storto. Una spallina del reggiseno si impigliò da qualche parte, forse sotto le sue stesse spalle, e la tipica mossa che generalmente permette alle donne di coprirsi al volo non funzionò. Tutte e due le mammelle per via del peso o di un momento beffardo, dovuto all�inerzia, schizzarono fuori dalla poca stoffa e dalla piccola mano che le copriva. Lei non si scompose. Le sollevò entrambe con il braccio sinistro e con il viso rivolto verso il basso disegnò un movimento da destra a sinistra, ad osservare compiaciuta ciascuna delle due enormi mammelle.Io ero in visibilio. Non era la prima volta che le vedevo, ma era la prima volta da quando avevo raggiunto la mia consapevolezza. Cioè che mia madre era un bonazza da paura e che avrei voluto tanto farmela. Due aureole rosa chiaro spiccavano in mezzo a quei rigonfiamenti. I capezzoli, quasi dello stesso colore delle aureole sembravano i ciucciotti di un biberon oversize. Sottili venuzze di colore viola si intravedevano qua e la sulla pelle mai raggiunta dal sole. Ero in trance.In quel momento non potevo sapere che mia madre Mariangela si fosse accorta da tempo delle mie attenzioni. Fu proprio durante quello strano episodio che ebbi ad un certo punto la chiara impressione di non essere più l�osservatore ma ...